A cura della Redazione
Rifiuti, Bertolaso: riparte sfida contro emergenza SAVIGNANO IRPINO (AVELLINO) - Sono una decina per ora i militari impegnati nella discarica di Pustarza, territorio di Savignano Irpino, che da stamattina funziona a ritmo intenso. Mascherine sul volto, un po´ spaesati, e con il divieto assoluto di rilasciare qualunque dichiarazione, i soldati, in forza alla Brigata Garibaldi, controllano all´arrivo i documenti degli automezzi prima di avviarli alla pesatura. Uno di essi, munito di un intensimetro di contaminazione, accerta la presenza di radiottività nei carichi di immondizia. Una tenda da campo, montata all´ingresso della discarica, ospita il piccolo nucleo di militari. All´esterno, invece, c´é uno schieramento massiccio di carabinieri e celerini. Quando alle 12.45 vedono giungere dalla Puglia, attraverso Monteleone ed Accadia, una ventina di grossi automezzi, i carabinieri della I Brigata mobile si schierano a protezione dell´ impianto. Ma contestatori ormai - dopo l´ironico brindisi "alla salute di Bassolino" che ieri sera alcune decine di abitanti di Savignano hanno organizzato all´arrivo dei primi quattro camion - non ce ne sono più ed i pochi curiosi si mantengono a distanza. Il tanfo di rifiuti, sospinto dal vento che soffia dalla Puglia, é forte ed impregna gli abiti. I carabinieri hanno le mascherine sui volti. Un capitano della polizia non resiste e mette la maschera antigas. Un agente della celere parla al cellulare e dice: "Da qui devo andare via, sto respirando diossina pura". Ma non si tratta di diossina. "E´ il fos, la frazione organica", spiega Pasquale Santoro, del Consorzio Avellino 2 ma quando arrivano i camion della Di Vizia, che scaricano il materiale del Cdr di Giugliano nella prima grande vasca già in funzione, si vede che i rifiuti sono indifferenziati: sacchetti, plastica ed altro ancora spunta da varie parti, a conferma che si tratta di ´tal quale´, cioé immondizia non trattata, come è emerso dall´ inchiesta sui Cdr della Procura di Napoli. I tecnici del Consorzio giurano che Savignano sarà una discarica a norma, impermeabilizzata e sicura. "Resterà in funzione un anno e sei mesi, poi verrà bonificata con 10 milioni di euro", dice Santoro. Il sindaco di Savignano Irpino, Oreste Casullo, invece, accusa: "Abbiamo subito la violenza dei piu forti. E il maggiore responsabile dell´ accaduto, Bassolino, non ha avuto il coraggio di venirci a parlare". Nel pomeriggio, scortato dal questore di Avellino Antonio De Jesu, arriva il sottosegretario Guido Bertolaso, per un sopralluogo di circa 40 minuti nell´ impianto. "Da qui il governo rilancia la sfida per risolvere l´ emergenza rifiuti in Campania" - dice - e conferma l´ apertura a giorni di un´ altra discarica a S. Arcangelo Trimonte, che in linea d´aria dista pochi chilometri da Savignano. I camion scaricano per l´ intera giornata al ritmo di 20 ogni due ore. Ci sono, per adesso, ottomila metri quadrati da riempire con 40 mila tonnellate di rifiuti. Poi si passerà al secondo ed al terzo lotto dei lavori di adeguamento". Per ora, lontano dalle ruspe, c´ è ancora una campagna verdissima ed incontaminata.