A cura della Redazione
Alla fine ha prevalso il buon senso e la saggezza del designatore arbitrale. Sì, perché mandare al Giraud di Torre Annunziata un assistente del direttore di gara con l’«hobby» di ultrà della Nocerina, storica rivale del Savoia, sarebbe stato quanto meno compromettente per i vertici federali regionali. Ma facciamo un passo indietro per spiegare meglio la vicenda. L’altro ieri vengono rese note le designazioni arbitrali della prossima giornata del campionato di Eccellenza. Per Savoia-Atletico Nola, in programma al Giraud domenica 29 gennaio 2012, l’assistente numero uno del direttore di gara Ciccone di Ariano Irpino, sarà Rosario Caso della sezione di Nocera Inferiore. Alcuni tifosi del Savoia scoprono, attraverso i profili Facebook, che Caso è un appassionato supporter della Nocerina. Lo dimostrano una serie inequivocabili di fotografie che ritraggono l’assistente allo stadio e in altre circostanze con la sciarpa dei molossi. I sostenitori oplontini contattano immediatamente la redazione del quotidiano Metropolis e del sito Resport.it. L’attento collega Luigi Capasso, dopo la verifica della notizia, pubblica un servizio sull’inopportuna designazione chiedendosi anche se il designatore Ramaglia fosse a conoscenza di questa “passione” di Rosario Caso. La risposta di Ramaglia non si fa attendere e, nella giornata odierna, sostituisce il guardalinee-ultrà della Nocerina con Santo Zanfardino di Frattamaggiore. Per Caso potrebbe scattare anche un procedimento disciplinare perché, indipendentemente dalla designazione in questione, i suoi atteggiamenti sono assolutamente vietati dal regolamento interno dell’Aia.