Le origini del Giubileo risalgono all'Antico Testamento. La parola origina dal latino jubilaeum, che riprende le ebraiche “Jobel” (ariete), “Jobil” (richiamo) e “Jobal” (remissione).
Ogni quarantanove anni veniva suonato il corno d'ariete (Jobel) per richiamare (Jobil) il popolo alla remissione (Jobal).
Il Giubileo portava con se' la liberazione dalla miseria , dalla sofferenza, dalla emarginazione.
Venivano rimessi i debiti e liberati gli schiavi, a maggior gloria del Signore si effettuava un “reset” generale della società per liberarla dalle brutture e dalle sofferenze che si erano accumulate negli anni.
Anche oggi il Giubileo vuole essere l'occasione per rigenerarsi nella volontà del Signore e in questo momento di grave preoccupazione per il futuro dove erronee concezioni della Fede creano tanto dolore, Papa Francesco, in occasione della ricorrenza del cinquantesimo anno dalla fine del Concilio Vaticano II, ha voluto indire con la bolla pontificia “Misericordiae Vultus” un Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia.
Il Giubileo ha avuto inizio il 29 novembre e si concluderà il 20 novembre 2016.
Per l'occasione giubilare, nella chiesa dello Spirito Santo un nuovo quadro celebra La Divina Misericordia, tutta la comunità parrocchiale ha presenziato mentre Don Primo Poggi benediceva la tela.
La tela immortala suor Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, e la sua Congregazione propagatrice della devozione a Gesù Misericordioso.
Il quadro mostra Gesù Misericordioso e due raggi che si dipartono da Lui, e rappresentano il sangue e l'acqua: l'acqua che purifica le anime, il sangue che dà la vita alle anime.
Don Pasquale Paduano ha celebrato la messa e durante l'omelia ha citato il Vangelo di Marco dove si parla di Gesù che chiama i suoi primi apostoli per farne pescatori di uomini.
Essi prontamente risposero alla chiamata di Gesù, anche noi dobbiamo prontamente rispondere alla richiesta di Misericordia che ci viene da coloro che soffrono. La Misericordia insieme alla Giustizia ed alla Carità puo trasformare il nostro mondo in un mondo di pace.
(ANNA ARICO')