A cura della Redazione

Trentasette vittime accertate, tre di queste sono minori. Sedici i feriti, otto in condizioni gravi. E' il bilancio, ancora provvisorio, del disastro avvenuto a Genova con il crollo del ponte Morandi.

I soccorritori sono al lavoro per individuare altri dispersi che potrebbero essere ancora in vita o, purtroppo, deceduti. Il numero dei morti, dunque, potrebbe aumentare.

Intanto, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, si scaglia contro i vertici delle Autostrade. "Devono dimettersi prima di tutto. Abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla - ha affermato -. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione - conclude il ministro - che sarebbe necessaria a ponti e assi viari".