A cura della Redazione

Otto anni fa, il 5 settembre 2010, veniva ucciso Angelo Vassallo, il "sindaco pescatore" di Pollica, nel Cilento. Un omicidio che si presume di stampo camorristico, decretato per mettere fine alla vita di uomo che si batteva per la legalità nel suo territorio. Mandanti ed esecutori sono tuttora ignoti.

A ricordarlo, è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: «Angelo Vassallo con la sua umanità, la sua passione civile, il suo coraggio e il suo impegno è un esempio altissimo per tutti coloro che quotidianamente si battono per la legalità, la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente - scrive il Governatore sul suo profilo Facebook -. A otto anni dalla sua tragica scomparsa la ferita è ancora aperta. Restano indelebili il ricordo e i valori che ha difeso».

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