A cura della Redazione

La Polizia di Stato del Commissariato Fidene, unitamente al personale del III° Gruppo Nomentano della Polizia Locale Roma Capitale, ha svolto una complessa indagine volta a contrastare il fenomeno della corruzione nelle assegnazioni degli alloggi e dei locali commerciali dell'ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale di Roma). 

Agli indagati, tra cui tre tra dipendenti e funzionari ATER (uno in pensione) ed un dipendente del Comune capitolino, sono stati contestati, a vario titolo ed in concorso tra loro, i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, accesso abusivo ad un sistema  informatico e telematico, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

L'attività di indagine, svolta a partire da maggio 2015, ha messo in luce l'esistenza di uno strutturato sistema corruttivo posto in essere da dipendenti dell'ATER e del Comune di Roma, unitamente ad altri soggetti, alcuni con pregiudizi penali, finalizzato alla creazione di  un canale parallelo ed  illegale per l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell'ATER, in violazione degli ordinari bandi di assegnazione e con la produzione di falsa documentazione volta a dare una parvenza di legittimità a quelle che, di  fatto, sono state vere e proprie occupazioni abusive.

Il compenso per gli atti contrari ai doveri d'ufficio avevano un "prezzo" diverso: dai 1.500 ai 2.000 euro per gli indirizzi degli alloggi da occupare, e 1.000 euro per i nulla osta falsi dell'ATER.

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