A cura della Redazione

Si era convertito in carcere nel 2011, a Caltagirone, mentre stava scontando una condanna a cinque anni di reclusione per violenza sessuale, il catanese Giuseppe D'Ignoti, 32 anni, arrestato dalla polizia per apologia del terrorismo. Nei suoi confronti è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del capoluogo etneo. 

Diceva di essere egiziano e di chiamarsi Ahmed e incitava a prendere un fucile o un coltello ed andare ad ammazzare qualcuno ovvero a "fare pulizia a Milano, in Calabria...". .

Aveva iniziato una capillare campagna sui social netowrk, in particolare su WhatsApp, sollecitando una guerra santa in Italia. Ai partecipanti inviava video ed immagini ritraenti gesta delle milizie dell'Isis, scene cruente di uccisioni e decapitazioni, ed anche i cosiddetti Nasheed, i tipici canti che inneggiano all'Isis ed alla Jihad, fornendo una visione estremistica e radicalizzata della fede religiosa islamica, anche con lo scopo di far osservare rigorosamente alle donne i dettami della religione musulmana.