A cura della Redazione

La nave Sea Watch 3, con 47 migranti a bordo e in mare da un asettimana, può gettare l'ancora al largo di Siracusa. Ma non ci sarà lo sbarco in alcun porto italiano. Lo ha precisato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. L'imbarcazione si trova in una zona colpita da un violento maltempo.

«Avrà dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia - scrive invece il vicepremier Luigi Di Maio -. Questa nave batte bandiera olandese e si trova ora a pochi chilometri dalle coste italiane. Per questo ritengo opportuno convocare immediatamente l'ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo. Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam? Noi siamo disposti alla massima collaborazione, ma la nostra linea sulle Ong non cambia».

Inanto, l’Amministrazione comunale di Napoli ha inviato al Comandante della Sea Watch una nota nella quale il sindaco Luigi de Magistris si dice disponibile ad aprire il porto, in contrasto con la linea adottata dal governo nazionale. «Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali Le scriviamo, confermano che la sua nave - che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tagica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente - si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo. Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell’incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli, che se Lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto, perché nessun atto di chiusura dei porti è mai stato emanato, autorità portuali sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalità, una città profondamente democratica in ogni sua istituzione, una catena umanitaria composta da circa 6.000 persone. Oltre un migliaio di loro hanno risposto al nostro invito ad incontrarci, fra due giorni, proprio a Napoli per valorizzare la tanta umana disponibilità che in poche ore, quando ci siamo conosciuti nella situazione che poi ha portato allo sbarco degli immigrati nel porto di Malta, si è messa in moto. Inoltre, sappia che l’intero territorio - prosegue la nota seguirà e tutelerà il vostro arrivo. A Lei le valutazioni, a noi l’onore, se così sarà, di testimoniare con i fatti che l’amore per il prossimo non conosce distinzioni di pelle, sesso, razza, lingua e religione. Le siamo vicino e La salutiamo con profonda ammirazione e stima».

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