A cura della Redazione

Pubblicato sul sito del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture il dossier sull'analisi costi-benefici relativa alla TAV (o il TAV, che dir si voglia), la mega opera che collegherà sulla linea ferroviaria alta velocità Torino e Lione.

A firmarla cinque esperti su sei, incaricati dal Governo di valutarne l'impatto principalmente sotto l'aspetto economico, oltreché ambientale e commerciale. In sostanza, «il progetto presenta una redditività fortemente negativa», si legge nella relazione finale, valutata in circa 7 miliardi di euro. Vale a dire che, stando alle conclusioni, l'opera è anti-economica. Non ci sarebbero migliorie sul piano del flusso di merci, l'impatto in termini di benefici per l'ambiente sarebbe «trascurabile». Gli esperti, invece, hanno preventivato vantaggi per quel che riguarda il trasporto passeggeri, con un «beneficio positivo pari a 1,3 miliardi di euro». «Considerato che i costi attualizzati di investimento “a finire” e gestione dell’opera assommano a 7,9 miliardi, il “valore attuale netto economico”, ossia la perdita di benessere - differenza tra costi sostenuti e benefici conseguiti - conseguente alla realizzazione dell’opera risulta pari a 7 miliardi», conclude il documento.

La TAV dunque diventa oggetto di scontro nel Governo. Da un lato i 5 Stelle, contrari, dall'altro la Lega e le principali altre forze politiche (Pd e Forza Italia in testa) che invece la vorrebbero soprattutto in ragione di incremento posti di lavoro che un'opera di siffatte dimensioni comporterebbe.

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