A cura della Redazione

Misure ancora più stringenti per contenere il contagio da coronavirus.

Lo annuncia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando di un decreto che si appresta a firmare e che prende il nome di "io resto a casa", slogan ormai diventato un vero e proprio mantra. 

L'intera Italia diventa di fatto zona rossa - o, come la definisce il Premier, zona protetta -, non esisterà più la suddivisione tra Nord e il resto del Paese. In sostanza, le restrizioni applicate in Lombardia e nelle altre 14 province definite aree di controllo, si estendono all'intero territorio.

Vengono vietati spostamenti se non per esigenze comprovate (lavoro, motivi di salute, necessità) e attestate da autocertificazioni. Proibiti assembramenti di persone in luoghi aperti e chiusi.

"Oggi è il momento della responsabilità, di tutti - ha affermato Conte -. Nel prendere queste misure dobbiamo pensare anche ai medici, infermieri che lavorano e si sacrificano quotidianamente. Non c'è più tempo".

Sospese tutte le manifestazioni sportive, si ferma dunque anche il campionato di calcio di Serie A. 

Scuole chiuse su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile

Il decreto entrerà in vigore martedì 10 marzo.