A cura della Redazione

Maxi blitz nella notte condotto dai carabinieri del Comando provinciale di Messina, 86 persone colpite da misure cautelari. Duro colpo alla mafia in Sicilia e in Calabria.

Le indagini, coordinate dalla DDA messinese, hanno condotto alla esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 86 indagati - 53 destinatari del carcere, 28 degli arresti domiciliari e 5 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le accuse mosse, avario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso.

L'inchiesta si è articolata in tre filoni investigativi, per la maggior parte riguardanti la cosca dei "barcellonesi", radicata sul territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e sul versante tirrenico del Messinese.

In particolare, sono emersi interessi della associazione criminale nel giro della prostituzione, del gioco d'azzardo, del traffico e spaccio di droga, delle bische clandestine, oltre al taglieggiamento degli imprenditori.

Sequestrati inoltre beni - 3 società, un veicolo, 4 immobili e un locale, per un valore di un milione di euro.

Il Gip del Tribuanle di Messina, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, ha ritenuto sussister il reato di associazione di tipo mafioso per 13 persone ed il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti per 22 indagati, con la rubricazione dell’aggravante del metodo mafioso nei confronti di 42 indagati.