A cura della Redazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta di ieri, 28 febbraio, diverse misure relative alla crisi internazionale scaturita dall'invasione russa in Ucraina.

Il decreto legge varato prevede, in materia di Difesa, una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al ministro della Difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari.

Sul versante dei rifugiati che lasciano le zone di guerra, soprattutto donne e bambini, viene previsto il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS (Centri di Accoglienza) anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.

Fino al 31 dicembre 2022 vigerà lo stato di emergenza in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Adottati infine provvedimenti attinenti alla produzione energetica. Viene autorizzato l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.

Intanto, questa mattina, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferirà sulla crisi in Ucraina e sugli sviluppi del conflitto al Senato (ore 10) e alla Camera (ore 15.30).