"Gli invasori russi continuano a rapire i leader locali democraticamente eletti in Ucraina. Il sindaco di Skadovsk (sud dell'Ucraina, sul Mar Nero), Oleksandr Yakovlyev, e il suo vice, Yurii Palyukh, sono stati rapiti oggi". Lo scrive su Twitter il ministro deglI esteri ucraino, Dmytro Kuleba (nella foto). Secondo il Kiev Indipendent, il primo cittadino sarebbe stato liberato.
Nei giorni scorsi, altri due sindaci erano stati presi dalla truppe russe: quello di Dniprorudne e quello di Melitopol.
"Gli Stati e le organizzazioni internazionali devono chiedere alla Russia di rilasciare immediatamente tutti i funzionari ucraini rapiti!", chiosa Kuleba.
Intanto, a Bucha sarebbero state rapite altre 6 persone, tra staff del Consiglio comunale e volontari, che stavano prestando assistenza a civili e rifugiati. Secondo il Kiev Indipendent, sarebbero stati liberati.
Intanto, a Kharkiv le forze armate ucraine riferiscono di un attacco a un edificio residenziale durante il quale è andato a fuoco anche una scuola materna.
Sul versante delle trattative tra delegazioni russe e ucraine, e in particolare sullo status neutrale dell'Ucraina sul modello svedese e austriaco (una delle richieste di Mosca), il Kiev Indipendent cita il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. Quest'ultimo ha affermato che l'Ucraina potrebbe accettare solo "garanzie di sicurezza legalmente certificate", aggiungendo che, in un nuovo accordo, gli Stati firmatari devono essere legalmente vincolati a difendere l'Ucraina. La neutralità dell'Ucraina - spiega Podolyak - potrebbe essere solo alle condizioni ucraine.
Il modello di neutralità svedese prevede la presenza di uno Stato smilitarizzato e neutrale nell'ambito delle controversie internazionali, ma comunque di dotato di Forze Armate.