A cura della Redazione

Benzinaio "no brand" vendeva carburante a un presso maggiorato rispetto a quello indicato sui cartelli del suo distributore, la Gurdia di Finanza smaschera la truffa agli automobilisti.

La maggiorazione arrivava ad oltre 20 centesimi al litro. I prezzi "tarocco" sono stati scoperti nell'ambti dell'operazione "No Stop" condotta dalle Fiamme Gialle di Pescara

I cartelli in strada indicano un prezzo, ma la tariffa pagata dagli automobilisti che si accostano e fanno rifornimento è molto diversa e ha una maggiorazione di oltre 20 centesimi a litro.

E' stato calcolato che per la “pompa bianca” ci sarebbe stato un guadagno netto illecito di 10 euro in più rispetto alla media attuale per ogni pieno effettuato. Si parla di oltre 30 euro rispetto al valore medio del prezzo praticato nello stesso periodo durante il 2021.

«L’infrazione intercettata evidenzia una condotta grave, perpetrata a danno dei consumatori in un momento in cui l’escalation senza freni delle tariffe “alla pompa” interferisce con i legittimi moti di ripresa dell’economia post-pandemica - osserva il Colonnello t.ST Antonio Caputo, Comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Pescara -. Trappole di prezzi finti ma attraenti, colonnine con totalizzatori che indicano erogazioni differenti dall'effettivo rifornito: sono tutte manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi presso i distributori. Si tratta - prosegue l'alto ufficiale - di profitti e introiti illegali, ottenuti a scapito dei cittadini. Soldi che, nell’epoca della fiammata delle bollette, pesano sui bilanci di aziende e famiglie in difficoltà, per le quali interviene anche il governo, con il decreto anti-rincari. Tra le varie misure infatti, con il taglio temporaneo delle accise, le tariffe del carburante dovrebbero scendere al di sotto della soglia di 2 euro, per la prima volta dopo settimane di tariffe alle stelle».