Giorno 39 della guerra in Ucraina. Nella giornata di ieri, i russi hanno lanciato un attacco dalla Crimea colpendo con tre missili la regione di Odessa. Lo ha riferito Maxim Marchenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa.
Sempre ieri, era arrivato a 31 morti il bilancio delle vittime provocate dal bombardamento dell'edificio dell'amministrazione regionale di Mykolayv.
Per l'ONU, sarebbero 1.276 i civili uccisi dall'inizio della guerra.
"La leadership della Federazione Russa è responsabile dell'esplosione nel deposito di munizioni e dell'incendio nel deposito di petrolio nella regione di Belgorod", lo ha detto Oleksiy Arestovich, consigliere del capo dell'Ufficio del presidente dell'Ucraina.
Per la Procura Generale dell'Ucraina, sarebbero 158 i bambini uccisi, 254 i feriti. Numeri che, tuttavia, riferisce lo stesso Ufficio del Procuratore, non possono essere verificati con esattezza.
Il Ministero della Difesa britannico riferisce che i russi si sono ritirati dall'aeroporto di Gostomel, dove i combattimenti sono in corso dall'inizio della guerra.
Papa Francesco, in visita a Malta, ha detto che l'ipotesi di andsare a Kiev è sul tavolo.
La centrale nucleare di Chernobyl torna in mano agli ucraini. La bandiera giallo-blu è stata infatti issata sulla struttura, la notizia è stata diffusa dal consiglio comunale di Slavutych (la città dove vivono i dipendenti della centrale).
Il governo turco sarebbe pronto a organizzare l'evacuazione via mare di civili e feriti da Mariupol. Attualmente, la parte turca sta coordinando le sue azioni su questo tema con Ucraina e Russia, lo riferisce Hulusi Akar, ministro della Difesa turco.
Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha affermato che l'Italia è promta a farsi garante della neutralità dell'Ucraina.