A cura della Redazione

Giorno 44 della guerra in Ucraina. Almeno 30 civili sarebbero stati uccisi nel corso di un attacco russo alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione autoprcolamatasi indipendente di Donetsk. Un ultimo aggiornamento fornito da un appartenente ai servizi di sicurezza, riporta 39 vittime, di cui 4 bambini. Il capo dell'Amministrazione militare regionale denuncia il bombardamento sui treni che dovevano far evacuare la popolazione. Ci sarebbero più di 100 feriti. Il Ministero della Difesa ucraino parla di due attacchi missilistici e di un atto deliberato dei russi che hanno sparato su migliaia di civili. Denunciato anche l'utilizzo di bombe a grappolo, vietate dal Diritto Internazionale. Le immagini postate sul profilo twitter del Ministero della Difesa, e i video della strage che iniziano a circolare on line, sono devastanti per le coscienze.

"I russi sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati - ha detto il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, postando un'altra immagine choc su twitter -. Eppure l'hanno colpito con un missile balistico, uccidendo almeno 30 persone e ferendo almeno un centinaio di persone. Questo è stato un massacro deliberato. Porteremo ogni criminale di guerra davanti alla Giustizia".

"Migliaia di pacifici ucraini stavano aspettando l'evacuazione - ha scritto su Facebook il presidente Zelensky -. Polizia e soccorritori sono già sul posto". Zelensky definisce i russi "non umani", e "non avendo la forza e il coraggio di confrontarsi sul campo di battaglia, stanno cinicamente colpendo la popolazione civile. Questo è il male che non conosce limiti. E se non viene punito non si fermerà mai".

Sull'accaduto, il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, dice: "Ancora orrori in Ucraina. Altri civili morti, anche bambini. Le bombe sulla stazione di Kramatorsk sono l’ennesima dimostrazione che la guerra russa è reale, le vittime sono vere. Ferma condanna. Tutti vogliamo la pace, non c’è più tempo da perdere: subito un cessate il fuoco".

"L'attacco missilistico di questa mattina contro una stazione ferroviaria utilizzata per l'evacuazione dei civili in Ucraina è spregevole - ha dichiarato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen -. Sono sconvolto dalla perdita di vite umane e porrò personalmente le mie condoglianze al Presidente Zelensky".

Mosca intanto nega qualsiasi responsabilità sulla strage. "Il Ministero della Difesa russo - si legge in una nota - smentisce le dichiarazioni del regime di Kiev sul presunto lancio di un attacco missilistico l'8 aprile sulla stazione ferroviaria della città di Kramatorsk nella regione di Donetsk. Tutte le dichiarazioni dei rappresentanti del regime nazionalista di Kiev sulla Russia sono una provocazione e non corrispondono alla realtà. Le forze armate russe non avevano compiti di attacco nella città di Kramatorsk e non erano in programma. Sottolineiamo soprattutto - conclude il comunicato - che i missili tattici "Point-U", i cui detriti sono stati scoperti nell'area della stazione ferroviaria di Kramatorsk e pubblicati da testimoni oculari, sono usati solo dalle forze armate ucraine. Il 14 marzo scorso un missile simile, della Divisione della 19a brigata missilistica separata delle Forze Armate ucraine colpì la città di Donetsk, uccidendo 17 persone e ferendone 36".

Nella regione di Dnipropetrovsk, l'esercito russo colpisce una imbarcazione sulla quale si trovavano 14 persone, morto un bambino e feriti un altro di 4 e un adolescente di 16 anni. Lo riferisce la Procura Generale ucraina. 

L'Amministrazione militare regionale di Sumy riporta che la città è stata liberata dai russi ma resta comunque pericolosa la situazione. Sono in corso operazioni di disinnesco degli ordigni e delle mine presenti sul posto.

Il Ministero dell'Interno ucraino riferisce che nella regione di Kiev sono stati uccisi finora oltre 400 civili. Circa 200 persone sono invece disperse a Borodyanka. Qui, 26 civili sono stati trovati morti a seguito dei bombardamenti su due condomìni. "Borodianka è la città più distrutta della regione di Kiev - ha affermato la procuratrice generale Iryna Verediktova -. Le prove dei crimini di guerra russi sono qui ad ogni angolo: bombe a grappolo, missili, elementi bruciati del lanciarazzi "Smerch". Il mondo intero lotta per la pace e la giustizia. La Russia sarà ritenuta responsabile di ogni suo passo mortale".

Mariupol è ormai una città-fantasma: il 90% degli ediifci sono stati distrutti, i cadaveri vengono seppelliti in fosse comuni, mancano acqua, cibo ed è impossibile comunicare con le tecnologie. A riferirlo è il Ministero degli Affari Esteri ucraino.

La Russia - secondo il servizio di sicurezza ucraino - starebbe preparando bombardamenti sul proprio territorio e attacchi terroristici contro i propri cittadini per accusare l'Ucraina e distrarre l'opinione pubblica dai fatti di genocidio contro gli ucraini.

Sul versante diplomatico, l'ONU ha sospeso la Russia dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Una decisione che il presidente Volodymyr Zelensky ha ritenuto "un passo importante e un'altra punizione per la guerra di aggressione della Russia". La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e l'Alto Rappresentante europeo per la Politica Estera, Josep Borrell, saranno in giornata a Kiev per incontrare Zelensky.

Dal ministro della Cultura ucraino, Oleksander Tkachenko, arriva la notizia che 46 Paesi hanno annunciato il boicottaggio della sessione del Comitato UNESCO che si terrà in Russia.

Sono oltre 5mila, intanto, i presunti crimini di guerra compiuti dai militari russi sui quali sta indagando la Procura Generale dell'Ucraina. E sulla mattanza a Bucha, con oltre 320 civili uccisi e lasciati per strada, la presidente von der Leyen dice che "le atrocità saranno indagate e i responsabili saranno assicurati alla giustizia". La viceministro degli Affari Esteri, Emine Dzheppar, in un tweet dichiara che sono finora 163 le vittime identificate a Bucha, e molte altre devono ancora esserlo. "La portata delle atrocità russe è davvero scioccante".