A cura della Redazione

Droga da Napoli a Palermo, 8 misure cautelari nel capoluogo siciliano e in quello campano. Alle prime ore di questa mattina, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a 8 provvedimenti cautelari (5 in carcere e 3 degli arresti domiciliari), emessi dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per il reato di detenzione e cessione, in concorso, di sostanze stupefacenti.

L’indagine, coordinata da un pool di magistrati diretti dal Procuratore Aggiunto Paolo Guido, costituisce l’esito di un’articolata manovra investigativa antidroga, focalizzata nel contesto territoriale del mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova, che ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario, comprovando l’esistenza di una pluralità di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti e operanti nei centralissimi quartieri di Borgo Vecchio e Kalsa.

L’inchiesta, avviata dai carabinieri nel gennaio 2019, scaturisce da uno sviluppo investigativo a seguito della denuncia presentata da un giornalista televisivo che, nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative a Palermo del giugno 2017, aveva avuto un incontro con dei soggetti i quali, millantando il ‘controllo’ del quartiere Kalsa, si erano resi disponibili a procacciare voti elettorali in cambio della corresponsione di denaro.

Per gli investigatori ci sarebbe stato un canale diretto di approvvigionamento di hashish tra Palermo e Napoli che, mediante un contatto di intermediazione, consentiva di far giungere nel capoluogo della Sicilia lo stupefacente che, poi, sarebbe stato rivenduto al dettaglio ai vari pusher operativi nelle piazze di spaccio dei quartieri Borgo Vecchio e Kalsa.

Nel corso dell’attività erano già state arrestate in flagranza di reato 3 persone e sequestrati circa 50 kg di hashish.