A cura della Redazione

Duro colpo alla Mafia palermitana. Gli agenti della Polizia di Stato, in collaborazione con i carabinieri, hanno arrestato 31 persone accusate di associazione mafiosa, detenzione di stupefacenti e di armi, favoreggiamento personale ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini, scaturite in seguito ad alcuni arresti eseguiti nel 2019, sono state svolte dai poliziotti della Squadra Mobile palermitana e del Servizio centrale operativo (SCO) della Direzione centrale anticrimine, ed hanno fatto luce sull’organizzazione delle cosche del mandamento di Brancaccio che comprende le famiglie mafiose di Brancaccio, Corso dei Mille e Roccella.

Sono stati documentati 50 episodi diversi di estorsioni ed una vasta rete di spaccio con un presunto guadagno settimanale di 80mila euro.

Il monitoraggio delle attività di spaccio ha portato all’arresto di 16 persone ed al sequestro di 80 chili di droga tra cocaina purissima ancora da tagliare, hashish e marijuana, per un valore sul mercato di oltre 8 milioni di euro.

Le intercettazioni telefoniche hanno mostrato come gli arrestati usassero, a mo di insulto, le parole “carabiniere” o “sbirro”. Emblematico un episodio del 2019 in cui, in occasione delle cerimonie relative alle commemorazioni delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e la compagna Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, con le rispettive scorte, veniva prospettata, da un indagato, l’intenzione di far partecipare la figlia di un suo parente alle relative iniziative scolastiche.

La bimba veniva quindi apostrofata dal criminale come “sbirra”, e mai avrebbe permesso ad un suo congiunto di partecipare a tali eventi.

Nemmeno il periodo pandemico hanno rallentato le iniziative illegali dell’organizzazione. Le estorsioni, infatti, continuavano vessando le poche attività ancora in piedi che tentavano di sopravvivere alla crisi.

Parallelamente, gli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo hanno effettuato degli arresti che hanno colpito la famiglia mafiosa di Ciaculli, specializzata in attività criminali come l’estorsione, la coltivazione di droga e la gestione di piattaforme illegali di gioco online.

(comunicato Polizia di Stato)