A cura della Redazione

Un medico arrestato e una farmacista interdetta dall'esercizio della professione. E' il bilancio di una inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Asti, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza.

Il medico avrebbe predisposto nel periodo ottobre-dicembre 2021, cioè in soli due mesi, oltre 1.400 false certificazioni green pass base. La farmacista avrebbe invece cooperato con il medesimo professionista rilasciando copie cartacee dei certificati.

Indagate, inoltre, altre 35 persone che avrebbero usufruito dei certificati senza aver mai effettuato il tampone necessario per attestare il mancato contagio da Covid.

Il medico, attualmente cancellatosi dall’Albo professionale, è accusato di falso ideologico e materiale ed è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Asti.

L'inchiesta ha portato anche al sequestro di 21.000 euro quale compenso illecito percepito dal dottore per rilasciare le certificazioni.

Il principale indagato, utilizzando le credenziali di accesso al sistema informatico dell’ASL di Asti di altri due colleghi (che avevano volontariamente concesso la password) ha effettuato - secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle - ben 1.404 tamponi a nome di altri medici integrandosi così l’ipotesi di cui falso materiale. Il medesimo professionista ha certificato poi l’effettuazione di 250 tamponi senza averli mai effettivamente eseguiti in favore di 35 soggetti, tutti indagati per falso ideologico unitamente al medico e con la cooperazione attiva di una farmacista la quale consegnava green pass base falsi dietro compenso.

Il guadagno illecito acclarato complessivamente ottenuto ammonterebbe a 21.120 euro.

L’operazione è scaturita dall’esito di alcuni controlli sull’obbligo del possesso del green pass operati nell’inverno scorso dalle Fiamme Gialle di Asti nei confronti di talune lavoratrici/figuranti in un locale di intrattenimento cittadino.