Eccezionali rinvenimenti archeologici a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Nel corso di una campagna di scavo, avviata nel 2019, nelle prime settimane di ottobre sono state trovate oltre 20 statue bronzee risalenti ad un periodo compreso tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo Cristo, in epoca etrusca-romana. Oltre alle statue, recuperate anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo, nonché ex voto e oggetti di varia manifattura.
“Una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo", dichiara l’etruscologo responsabile dello scavo, il prof. Jacopo Tabolli, dell'Università per Stranieri di Siena.
Il Ministero della Cultura, che ha finanziato la campagna di scavo insieme al Comune, è pronto a realizzare un museo che ospiterà questi preziosissimi reperti - al quale si aggiungerà anche un parco archeologico pronto ad accogliere visitatori e ricercatori provenienti da tutto il mondo - "i più importanti dopo i bronzi di Riace" - ha dichiarato il Direttore Generale dei Musei italiani, il prof. Massimo Osanna - nell'ambito del settore della statuaria antica, ed il cui ritrovamento è uno dei "più significativi nella storia del Mediterraneo antico".
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha parlato di "un ritrovamento eccezionale, che conferma una volta di più che l'Italia è un paese di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana. Lo studio e la valorizzazione di questo tesoro - ha proseguito - sarà un’ulteriore occasione per la crescita spirituale della nostra cultura e per il rilancio di territori meno noti al turismo internazionale, ma anche come volano per l’industria culturale della Nazione".
"Questa scoperta offre a San Casciano un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita - dice soddisfatta la sindaca del Comune toscano, Agnese Carletti -. A San Casciano nasceranno un nuovo museo, che ospiterà le eccezionali statue, e un parco archeologico. Due nuovi luoghi che saranno per il territorio un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che, grazie a questo scavo, stanno ripopolando il paese ormai per molti mesi all’anno".
Le statue sono perfettamente conservate, grazie soprattutto al fatto che erano "sepolte" sotto l'acqua calda della sorgente termale del Bagno Grande, venendosi a creare uno strato fangoso che le ha preservate per millenni. Raffigurano le divinità venerate in quello che all'epoca era un luogo sacro di culto, una sorta di santuario. Rinvenute anche iscrizioni in etrusco e latino, segno del passaggio tra le due grandi civilità antiche.
(foto Ministero della Cultura)