A cura della Redazione

Arrestato a Genova Pasquale Bonavota, inserito dal Ministero dell'Interno nell'elenco dei latitanti più pericolosi. E' stato fermato in una chiesa.

L'uomo, esponente di spicco della cosca omonima, di cui è il promotore, nell'ambito della locale di 'Ndrangheta di Sant'Onofrio (Vibo Valentia), era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nell’ambito dell’indagine Rinascita–Scott del Ros dei carabinieri, dal Tribunale di Catanzaro, poiché ritenuto responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota.

Il 49enne era ricercato dal novembre 2018. Su di lui pendeva un ordine di arresto per associaizone mafiosa e omicidio aggravato in concorso. Era l’unico soggetto rimasto in stato di latitanza a seguito dell’esecuzione dell’operazione Rinascita–Scott che, il 19 dicembre 2019, portò all’arresto di 334 soggetti ritenuti appartenenti alle strutture di ‘Ndrangheta della provincia vibonese.

Le indagini che hanno portato alla cattura di Bonavota sono state dirette dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.

«Un grande successo dei nostri investigatori», ha dichiarato il titolare del Viminale Matteo Piantedosi. «Una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta - dopo gli arresti da inizio anno di Matteo Messina Denaro ed Edgardo Greco - il grande impegno di magistratura e Forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni mafiose e assicurare alla giustizia pericolosissimi criminali».