A cura della Redazione

Maxi operazione antimafia a Foggia, una delle più imponenti mai eseguite sul territorio. Circa 500 uomini e donne appartenenti ai Carabinieri del Comando provinciale, dei vari Comandi provinciali della Legione “Puglia”, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Puglia”, dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), Chieti e Tito (PZ), nonché del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Roma e dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, hanno eseguito alle prime luci dell’alba un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e con il contributo della Direzione Nazionale Antimafia -, nei confronti di 82 persone, tra cui figure di vertice, affiliati e contigui ad una delle organizzazioni criminali più violente presente nel nostro Paese.

Sono tutte gravemente indiziate per i reati associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa.

L'inchiesta della DDA barese - supportata dalla DNA -, denominata "Game over", ha evidenziato come i tre principali gruppi criminali attivi nella città pugliese abbiano siglato una sorta di "pace", un "pactum sceleris" tra i capi, gestendo insieme una delle attività più remunerative, ossia il traffico di droga, e ripartendosi così gli ingenti introiti derivanti dallo stesso. Sarebbe dunque sorta una "confederazione" denominata "Società Foggiana".

Nel corso delle investigazioni, è stato appurato che i proventi dello spaccio ammontavano a 200mila euro al mese, con ben 50mila dosi di cocaina "piazzate", sempre mensilmente. Soldi che in parte servivano a "mantenere" le famiglie dei detenuti, scoraggiando così anche possibili fenomeni di pentitismo tra i sodali.

«Si tratta di una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta l’impegno straordinario degli organismi investigativi per contrastare efficacemente quella rete criminale che attraverso i traffici illeciti e le estorsioni cerca di imporre la sua presenza - ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi -. Con il pieno sostegno del Governo, magistratura e forze di polizia continuano a mettere a segno importanti risultati per affermare la legalità e contrastare la mafia su tutto il territorio nazionale. La lotta alla mafia è e sarà sempre la priorità del nostro Governo».