"L'Italia si è colorata di verde, ma si è colorata di verde la Capitale nell'alta simbologia dei palazzi istituzionali con i patrocini del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, del ministero della Difesa e del ministero della Salute, ma soprattutto la presidenza del Consiglio dei Ministri - Palazzo Chigi - come primo momento simbolico di accensione. Le nostre associazioni, gli enti del terzo settore, Aisla in particolare per la Sla, rappresentano un punto di riferimento, non solo sui territori per le persone che necessitano di aiuto e di risposte, ma anche per le istituzioni dello Stato che hanno bisogno anche di comprendere, con senso di responsabilità, attenzione e concretezza, quali siano realmente le risposte di cui necessita questa comunità e, in questo caso, le persone con Sclerosi laterale amiotrofica e le loro famiglie". Così, Paola Rizzitano, consigliere nazionale Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica e presidente della sezione Lazio, commenta l'iniziativa 'Coloriamo l’Italia di verde', l'illuminazione simbolica di alcuni monumenti della Penisola, lanciata da Aisla in occasione della XVIII Giornata nazionale Sla.
"Aisla è un'associazione che si occupa di fare rete - ha spiegato Rizzitano - di non lasciare da solo e indietro nessuno che stia affrontando o che abbia affrontato un cammino così duro, una malattia così altamente invalidante, con un esito così rapido, progressivo e terribile".
Altissima la partecipazione a Roma "e in tutte le piazze delle nostre 64 sedi o sezioni rappresentative sul territorio della nostra realtà associativa - sottolinea Rizzitano - Tra queste persone vi sono tutti i livelli istituzionali, dai locali e nazionali, fino ai più alti vertici dello Stato, che hanno voluto testimoniare la loro presenza, il loro ascolto per esserci nella XVIII Giornata nazionale Sla che è anche l’occasione per ricordare il primo presidio dei malati, proprio a Roma, alla Bocca della verità". Un modo per ricordare, da un lato, "la rete, la presenza quotidiana" dell'associazione e, dall'altra, "la speranza concreta nella ricerca" grazie al sostegno "delle persone che ci vogliono stare accanto e dare il loro contributo nella nostra raccolta fondi".