A cura della Redazione
Cè ancora la fotografia di gruppo che ritrae la foto della sua prima comunione nella chiesa della parrocchia di Tre Ponti dove Emiliana, alle ore 16 di ieri, ha ricevuto lestremo saluto del Parroco, il sindaco di Pompei ed un mare di amici della famiglia che la chiesetta di Tre Ponti non è riuscita a contenere. Semplici conoscenti e pompeiani che sono stati rattristati per la dipartita prematura di un angelo che fino a pochi giorni fa sorrideva alla vita piena di vivacità ed allegria. Era la gioia del piccolo nucleo familiare che abitava in un villino di via Crapolla. Papà commerciante di fiori, mamma casalinga e due fratelli molto più grandi (19 e 25 anni). Molti nella contrada hanno cari ricordi che li legano alla piccola Emiliana. La contrada a nord di Pompei, verso il Vesuvio, che un tempo ha fatto parte del comune di Scafati. La sua popolazione ha sane tradizioni contadine. E sempre molto unita. Tutti vivono i momenti di gioia e di dolore di ogni componente come fosse il proprio. La gente a Tre Ponti ha labitudine di trascorre allaperto le notti destate a vedere un film nel cortile della scuola o a ballare, tutti sotto le stelle. La musica è quella di un disco o cè in piazza lorchestrina di amici, dopo si festeggia con un piatto di pasta e fagioli. Il consigliere comunale Pasquale Avino, che ha organizzato alcune di quelle serate, lha ricordata proprio presente in quegli allegri raduni di gente semplice di provincia. In quelle occasioni la bambina dava sfogo alla sua naturale esuberanza giovanile. Che poco dopo sarebbe finita in quel tragico letto di morte nessuno mai lavrebbe potuto immaginare solo una settimana prima. Sono questi i sentimenti che hanno caratterizzato lomelia dellarcivescovo prelato di Pompei Carlo Liberati: Emiliana è un angelo che rimarrà in mezzo a noi, anche se non ce ne accorgeremo. Ha detto lalto prelato nel suo estremo saluto alla bambina nel tentativo di consolare due genitori che non potranno mai darsi pace. La mamma, durante la cerimonia funebre, è stata colta da malore. Hanno dovuto soccorrerla. Questi i commenti di tanta gente comune in lacrime, alluscita dalla parrocchia di Tre Ponti, dove, proprio il giorno dei morti, hanno dato lestremo saluto al corpicino esanime di Emiliana chiuso in una bara bianca mentre partiva inesorabilmente verso il cimitero.
MARIO CARDONE