A cura della Redazione
Il Consiglio provicniale di Napoli si è riunito ieri mattina per discutere dell´apertura della seconda discarica, ex Cava Vitiello, nel Parco Nazionale del Vesuvio. Alla riunione erano presenti i sindaci dell´area vesuviana, la Rete dei Cimitati e Movimenti contro le discariche ed i rappresentanti dell´Ente Parco. Il Consiglio ha approvato a maggioranza un documento che impegna la Provincia ad adottare alcuni provvedimenti: 1. Di intesa con la Regione Campania a definire entro 180 giorni la dotazione impiantistica ottimale per la gestione del ciclo dei rifiuti in Provincia di Napoli, finalizzata alla minimizzazione della qualità di rifiuti da conferire in discarica, individuando altresì le risorse economiche destinate allo scopo; 2. A predisporre entro il 31.12.2010 un piano operativo di riduzione delle quantità di rifiuti conferiti in discarica, individuando gli obiettivi minimi di raccolta differenziata che i Comuni dovranno raggiungere,m al fine di prolungare il tempo di funzionamento della discarica Cava “Sari” fino alla realizzazione dell’impiantistica necessaria affinché si raggiunga l’obiettivo principe dell’Amministrazione Provinciale, ossia che il ciclo integrato dei rifiuti possa nascere e chiudersi all’interno dei confini territoriali della Provincia, nell’ottica di una progressiva riduzione degli oneri a carico dei cittadini; 3. A richiedere alla regione Campania l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente sulle problematiche inerenti il complessivo ciclo integrato dei rifiuti, coinvolgendo tutti gli Enti che ne hanno diritto, ciascuno per le specifiche competenze; 4. A proporre la programmazione di almeno atri 2 impianti di compostaggio, dalla capacità di trattamento di circa 35.000 ton/anno in analogia ad integrazione dei tre impianti già programmati nelle linee di Piano Regionale 2010-2013; 5. A coinvolgere la Regione Campania per un’ulteriore rifunzionalizzazione degli impianti STIR, tenuto conto che la capacità attuale di tali impianti risulta di poco inferiore alla produzione di rifiuto indifferenziato (1 milione di ton/anno contro 1.394.521 ton/anno prodotte nel 2008); pertanto nell’ottica di un incremento della raccolta differenziata tali impianti risulterebbero quantitativamente sufficienti, ma richiederebbero un adeguamento tecnologico ottenibile mediante sistemi di separazione meccanica, manuale e magnetica, che fornirebbero un Combustibile da omogeneità tali da poter essere avviata a stabilizzazione biologica ed utilizzata per il recupero ambientale di cave, di aree caratterizzate da dissesto geologico, senza essere conferita in discarica come accade oggi; 6. a proporre alle autorità competenti l’esclusione della Cava “Vitiello” dai siti destinati alla ubicazione di impianti di discarica, anche come ulteriore stimolo al rapido raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle quantità di rifiuti conferiti in discarica; 7. A modificare, unitamente alla Regione Campania, gli atti amministrativi relativi alla attuale programmazione del ciclo dei rifiuti, da trasmettersi al Governo Centrale ed al Parlamento Europeo, affinché possano essere riviste le posizioni sia economiche che legislative adottate da questi ultimi Enti; tale azione ha come obiettivo quello di fornire riscontro alle esigenze provenienti dal territorio e sulla base degli obiettivi descritti nei punti precedenti, che consentiranno la riduzione del volume di rifiuti conferiti nelle discariche, nonché la realizzazione di impianti ecocompatibili.