A cura della Redazione
Scusi, è favorevole o contrario alle primarie?. La domanda ha fatto il giro del Palazzo nel corso dellultimo consiglio comunale. Poi il quesito si è spostato fuori Palazzo De Fusco per sondare lumore dei personaggi di seconda fila: quelli che non ce lhanno fatta due anni fa ad entrare nel novero dei venti dell´Assise cittadina. Sono stati naturalmente intervistati anche gli apparati di partito, regolarmente chiamati in causa quando cè un problema sul tappeto ma regolarmente ignorati in occasione delle decisioni strategiche. La domanda sulle primarie è dobbligo per Pompei (dove non si è votato alle recenti elezioni amministrative) dopo che si sono dimostrate in molti casi la carta vincente per lo schieramento di centrosinistra. Tanto è vero che il centrodestra ha dichiarato di volere imitare liniziativa. A Pompei, con il sistema delle primarie, si potrebbe definire per via plebiscitaria (pur con i limiti che il sistema comporta) la tribuna dei candidati a sindaco e, perché no, anche quelli da mettere in lista per il parlamento e per gli altri organismi elettivi locali. Finirebbe così lo spettacolo indecoroso a cui la gente ha assistito due anni fa, connotato da falsi, da ingiurie e da tanto cattivo gusto a cui esponenti del PdL si sono lasciati andare prima che, a livello superiore, si designasse il nominativo per la coalizione azzurra nella corsa amministrativa relativamente alla poltrona di primo cittadino. Lo stesso vale per il centrosinistra, che però alle passate elezioni ha confermato candidato il sindaco uscente. Bisogna dire che alla domanda sulle primarie, tutti (o quasi) si sono detti daccordo. Entusiasti lassessore Tortora, i consiglieri Visciano, Mancino, Cipriano, Robetti e Amitrano. Tiepido lassessore La Mura, mentre il presidente dellassise comunale, Serrapica, ha preferito (come al solito) non dichiararsi. Propositivo il coordinatore di Unità e Impegno (nonché dirigente provinciale Pd) Lo Sapio, che ha proposto unurna, davanti a Palazzo De Fusco, aperta al voto libero di tutti i pompeiani. Entusiasta anche il vice-coordinatore PdL, La Marca, che intravisto la possibilità di porre fine alla faida interna tra i soliti noti del suo partito. Unico di parere contrario il sindaco DAlessio. Io faccio parte dellUnione di Centro ha argomentato il primo cittadino . Le primarie non appartengono alla nostra cultura politica. In un secondo momento DAlessio ha disconosciuto la valenza del quesito dal momento che il suo mandato ha ancora tre anni di vita. Mettere in mezzo questi argomenti può portare solo sfortuna allamministrazione in carica. Ha tagliato corto, anche se gli è stato fatto notare che il parere riguarda solo il sistema e non già la rosa dei candidati che naturalmente è tutta da definire.
MARIO CARDONE