A cura della Redazione
Pubblichiamo la lettera scritta dalla Rete dei Comitati vesuviani antidiscarica ed indirizzata ai sindaci della "zona rossa". Nella missiva, gli esponenti della Rete chiedono che ci sia un inconro urgente per discutere della problematica relativa alla Cava Sari, ormai satura.
La Rete dei Comitati vesuviani, accertato e verificato che attualmente la discarica cava SARI ha raggiunto la capienza prevista dalla normativa vigente e acclarata limminente e doverosa chiusura della stessa fa appello alle Istituzioni affinché si convochi con urgenza un incontro per fare il punto sullo stato attuale del protocollo dintesa, firmato con Provincia e Regione circa lo stato di realizzazione dellimpiantistica in carico ai comuni dellarea rossa e per discutere, nelle more della tempistica di attuazione di detto programma, di possibili soluzioni alternative che scongiurino il pericolo di aperture di altre discariche nellarea vesuviana.
Lo sforzo messo in campo dai cittadini nello stimolare le istituzioni a operare scelte virtuose, merita un confronto urgente, franco e leale al fine di scongiurare il ritorno a situazioni di inquinamento e di degrado, che porterebbero di fatto ad una nuova stagione di proteste e di scontri.
Sulla scorta di notizie che ipotizzano aumenti illegali e in contrasto con la normativa vigente della quantità di rifiuti attualmente stoccata in cava SARI, in attesa delle determinazioni della Magistratura inquirente sulle reiterate denunce formulate circa linquinamento delle falde dellarea vesuviana e sul rischio per la salute che corrono i cittadini vesuviani a causa dellinquinamento del suolo, dellacqua e dellaria dovuto alle discariche vecchie e nuove e mai monitorato a norma di legge (come si evince chiaramente da relazioni tecniche di parte commissionate dai Comuni di Boscoreale, Terzigno, Boscotrecase e Trecase e di cui si allega copia), si chiede ai destinatari in indirizzo unassunzione di responsabilità per mettere, da subito in campo, un piano alternativo che scongiuri lapertura di altre discariche e prospetti, da subito, un programma di bonifica possibile e fattibile, prioritariamente verso i siti di maggiore e accertato inquinamento del territorio vesuviano.
Dopo tanta sofferenza e tanto impegno dei cittadini verso una RD efficace, ma gravata da costi sempre crescenti e non più sostenibili, non sono più tollerabili ritardi o ancor peggio disimpegni dei responsabili istituzionali. preposti alla tutela della salute umana e a salvaguardia delle caratteristiche di biodiversità del territorio, affidato in gestione, ma non in uso assoluto, agli organi comunali e provinciali.
Errori di gestione nella salvaguardia della bellezza naturale vesuviana che lhanno di fatta eliminata dal novero delle 14 meraviglie del mondo.
Limpegno di tutti , da qui in avanti, dovrà servire ad evitare ulteriori danni perché in gioco, oltre alla credibilità delle Istituzioni tutte e alla preziosa collaborazione della cittadinanza attiva, cè il futuro del nostro territorio, la sua salvaguardia e il suo rilancio.
RETE DEI COMITATI VESUVIANI