A cura della Redazione

Fa sempre bene girare e curiosare. Così in una torrida giornata di luglio, in compagnia dei nipoti, un po’ per stare al fresco, un po’ per scoprire cose nuove, ci siamo addentrati tra vecchi palazzi di Sarno, una cittadina in provincia di Salerno, che dà il nome al fiume campano.

Qui si trova il Palazzo Capua, che ospita il Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno. Inaugurato da qualche anno (precisamente nel 2011), ospita una collezione permanente con i reperti archeologici venuti alla luce negli scavi archeologici condotti a partire dal 1970 nei territori di Sarno, San Marzano sul Sarno e San Valentino Torio.

Il percorso espositivo copre il periodo dalla preistoria al Medioevo e l’ingresso è gratuito.

Tra i reperti pù interessanti merita una menzione un'anfora. Si presenta con due manici, ma la curiosità è l’apertura centrale che si presenta con dei forellini. Non vi ricorda nulla?

Ebbene, si può dire che è l’antenato di quei shaker vintage che si presentavano proprio nello stesso modo, tranne alcuni particolari. Non vi sono (o almeno io non le ho trovate) altre tracce di anfore simili, per cui quella di Sarno è unica e rara (al momento).

​Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 18.00.

LUIGI MANZO