A cura della Redazione

Pubblichiamo la nota del vicesindaco di Boscoreale, Angelo Costabile, sulla chiusura per carenze strutturali del plesso scolastico di via Nicola De Prisco.

Sulla polemica di questi ultimi giorni, susseguente alla chiusura del plesso scolastico Nicola De Prisco per sopraggiunte impreviste complicazioni di natura tecnica alla struttura, che qualcuno sta alimentando unicamente per una strumentalizzazione politica, va fatta chiarezza anche per sgombrare il campo da ogni dubbio, e per ricondurre il problema nell’alveo di una corretta informazione alla città.

È un comportamento da sciacalli e da irresponsabili infondere, come sta accadendo in queste ore, immotivata preoccupazione tra la popolazione senza dati sufficienti che possano motivarla.

Allo stato, come già spiegato con una nota ufficiale, il provvedimento si è reso indispensabile e indifferibile, a tutela dell’incolumità e sicurezza degli alunni e del personale scolastico, dopo che il dirigente del settore edilizia scolastica ha rappresentato che, a seguito di recenti eventi consistenti nella caduta d’intonaci in alcune aree della struttura scolastica, vanno fatte delle approfondite verifiche tecniche sull’intera struttura. L’ordinanza, quindi, è stato un atto dovuto, ma anche di grande responsabilità nei riguardi della comunità scolastica.

Ora, consapevolmente, tutti, dobbiamo attendere l’esito degli accertamenti tecnici, le cui procedure sono state già avviate, per poter fare ogni utile valutazione e avere piena contezza di quali interventi saranno necessari.

Il problema dell'edilizia scolastica è un tema antico e sempre più serio che interessa tutta Italia, tant’è che il Governo Renzi ha avuto la capacità di sollevarlo, investendo quasi quattro miliardi di euro. Somme comunque insufficienti per risolvere tutti i problemi esistenti.

L'amministrazione non è per niente disattenta, né lontana da questo tema. Riprova ne è che con deliberazione n. 75 del 21 settembre scorso, la Giunta comunale, ancor prima che si verificasse il problema alla Nicola De Prisco, ha effettuato una variazione di bilancio finanziando per 86.647,06 euro la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Se sarà necessario trovare altri fondi dal bilancio comunale per fronteggiare questa emergenza, non esiteremo a farlo.

È stucchevole anche la polemica sull’utilizzo del finanziamento per i lavori alla scuola Nicola De Prisco che a dicembre 2016 la Giunta ha stornato per integrare il finanziamento del Piano di Recupero Urbano di Villa Regina.

Si sta mettendo alla gogna quella Giunta senza però spiegare per quale motivo, all’epoca, si giunse all’adozione dell’atto.

In quel momento l’amministrazione doveva fare delle scelte per non perdere milioni di euro di finanziamento per riqualificare la vasta area del quartiere Gescal-Villa Regina che, non bisogna dimenticarlo, potrà diventare un volano di sviluppo economico e sociale del territorio, per i tesori che conserva (Villa rustica, Antiquarium ecc.). Intervento che, è bene rammentare, prevede anche la ristrutturazione della scuola Gescal.

Quelle risorse, quindi, furono utilizzate per integrare la parte economica di competenza dell’Ente, necessarie a far sbloccare il finanziamento complessivo. In quel momento, poi, non si era a conoscenza di nessuna problematica, come emersa nei giorni scorsi, presso la struttura di via Nicola De Prisco.

Questo, quindi, non è, né deve essere il momento delle polemiche, né terreno di scontro, anticipando i temi della campagna elettorale per le prossime amministrative. Questo, invece, deve essere il momento della responsabilità da parte di tutte le forze politiche, perché semmai vi sono inadempienze in termini di programmazione, nessuno ne è immune.

Ritengo, in termini operativi e di proposte concrete, che vada effettuata una capillare valutazione del rischio su tutti gli edifici pubblici, in modo da stabilire un programma di interventi mirati ed efficaci, definendo, in relazione alle criticità, le priorità e raccogliere le risorse disponibili.

Alla luce delle analisi lavorare per progetti esecutivi, abbandonando l'idea di accedere ad altri mutui per risolvere i problemi, ma ricercare finanziamenti pubblici che sono disponibili anche allo stato attuale con i fondi PON 2014-2020.

Mi batterò con tutte le forze per percorrere questa strada, che ritengo sia l’unica possa condurre, con una programmazione attenta e oculata, alla risoluzione di questi problemi che interessano tutti, proprio tutti! 

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