A cura della Redazione

"Sandro Ruotolo commette un errore politico rassegnando le sue dimissioni irrevocabili da consigliere comunale di Castellammare di Stabia - afferma il sindaco stabiese Luigi Vicinanza -. La diagnosi c’è: la camorra esiste da quasi cinquant’anni in città. Tuttavia non prospetta alcuna terapia, se non lo scioglimento del Consiglio comunale. Da europarlamentare e da consigliere comunale avrebbe dovuto dare un contributo alla ripartenza dopo anni di sfasciume. Invece si è limitato, come ha dichiarato lui stesso nel corso di un Consiglio comunale, a dare il mio numero di telefono al commissario europeo Fitto, che ovviamente non mi ha mai chiamato.

Non basta dire che a Castellammare di Stabia, così come in tanti altri luoghi, esiste la camorra: ciò di cui c’è bisogno è trovare le ricette giuste per contrastarla. È quello che la mia amministrazione sta facendo, nonostante le critiche esterne e prive di fondamento di Ruotolo.

L’amico Sandro, nel suo passato da giornalista, ha avuto ottime fonti; su Castellammare, però, le sue fonti politiche sono compromesse.

Sostiene che le liste civiche siano un veicolo della camorra. Se così fosse, lo accerterà la magistratura. Anzi, come ho sempre ribadito, ben venga l’attenzione della magistratura, delle forze dell’ordine e della stessa Prefettura sul territorio, anche e soprattutto a tutela delle tante persone perbene che vivono in questa città e che ogni giorno si battono per renderla più accogliente, sicura e vivibile, molte delle quali hanno scelto liberamente di riporre fiducia in questo progetto amministrativo attraverso il voto.

Sta di fatto che quelle liste civiche erano già presenti al tavolo della trattativa del centrosinistra ben prima che io fossi indicato come probabile candidato sindaco, e che le stesse liste e i loro rappresentanti si riunivano intorno a un tavolo nella sede del PD, il suo partito.

Gli avevo proposto, nel corso di un incontro alla presenza di diversi autorevoli dirigenti del PD, di fare l’assessore alla legalità a Castellammare di Stabia per dare un contributo concreto al governo della città. Non si è mai degnato di darmi una risposta. Nè di spiegare le sue ragioni in consiglio comunale. Gli auguro di continuare nel Parlamento europeo il suo lavoro con lo stesso impegno profuso a Castellammare di Stabia.

La città che ho l’onore di guidare, con tanta fatica, sa da che parte sto: contro la camorra, contro gli sfascisti e a favore del bene comune. Voglio ripetere a me stesso, alle forze politiche, associative e ai cittadini: se questa amministrazione dovesse andare via, la camorra si sentirebbe più debole o più forte? Io credo che la criminalità organizzata sia stata favorita per troppi anni anche dalla debolezza della politica e dalla discontinuità amministrativa. Ruotolo tifa ancora per un lungo commissariamento della città. Mi dispiace".