A cura della Redazione

"Symposium" è la manifestazione di apertura dei Ludi pompeiani. In essa c’è stato l’intervento di saluto del sindaco Uliano e la presentazione degli sponsor che sono stati anche protagonisti e compartecipi della kermesse. Si è trattato di un evento che chiude con un bilancio positivo di presenze ma soprattutto di qualità e di apprezzamenti disinteressati.

Ha avuto, a parer nostro, una particolare importanza per la comunità locale perché ha rappresentato un segno di cambiamento e, allo stesso tempo, un motivo di speranza per il futuro perché i giovani organizzatori (i fratelli D’Auria, Gianluca De Martino e gli altri componenti delle associazioni Pompei 2033, Radici e MagicaMenteMusical, senza dimenticare l’universo scolastico) sono riusciti a cogliere la lezione magistrale che nasce dall’elaborazione di segnali, colori, immagini e ragionamenti e li trasforma in profili d’arte innovativa che tornano indietro come boomerang ed incontrano nella mostra “Pompei e l’Europa” al Museo Nazionale di Napoli la massima espressione.

Anche se in una dimensione ridotta, a Pompei è stata fatta un’esperienza del genere per quanto riguarda soprattutto la cucina ma anche per il ballo, la moda e la fotografia. La novità maggiore è stata, però, la presa di coscienza da parte degli imprenditori locali perché hanno capito la lezione fondamentale che l’unione fa la forza e solo l’eccellenza dei contributi individuali nell’ambito dei vari settori può far volare in alto il «marchio Pompei», nell’interesse complessivo ed individuale.

In questa prospettiva, bene ha fatto Il sindaco Uliano (che alcuni vogliono mandare a casa) a credere in questa iniziativa mentre la responsabilità politica ed il merito dell’evento va al suo vice Pietro Orsineri, che ha creduto fin da subito al progetto anche se, purtroppo, ne ha appreso il successo in un letto d’ospedale. 

Circa 8 mila persone (tra pompeiani ed ospiti) hanno partecipato agli spettacoli all’aperto, ai workshop, all’escursione  fotografica negli scavi di Pompei, insieme a quelle che hanno preso parte al tour “Pompei, un’emozione notturna” nel sito archeologico.

Spettacoli di artisti di strada, laboratori didattici ed altro sono le iniziative del format disegnato per i Ludi pompeiani 2015 tra tradizione ed innovazione, che hanno animato le serate nelle strade di Pompei lo scorso fine settimana.

I Ludi pompeiani ripercorrono la tradizione dei Ludi romani, festività del calendario dell’antica Roma, che si svolgevano nel mese di settembre. Impostazione originale che prevede una serie di performance che si rifanno in parte alla tradizione circense in altra agli artisti di strada ed al teatro dell’arte. Mentre l’edizione 2014 era stata limitata agli spettacoli, quella di quest’anno ha esteso il suo campo d’azione ed ha creato le premesse per crescere ulteriormente. L’obiettivo non dichiarato è di arrivare ad una festa che, pur con le necessarie pause e momenti di silenzio e di riflessione, duri 365 giorni l’anno.