A cura della Redazione

Cinque anni di carcere e la sospensione per sempre dall’insegnamento. E’ questa la condanna decretata a carico di un insegnante pompeiano che aveva commesso al proprio domicilio atti di abuso sessuale ai danni di minori, suoi allievi dell’Istituto cattolico “Bartolo Longo”.

La vicenda fu resa pubblica ed indignò la società civile mariana nel settembre 2013. Ora si é conclusa con l’arresto del maestro dell’Istituto religioso “Bartolo Longo” di Pompei, che si trovava già ai domiciliari. L'uomo è stato trasferito, dopo la condanna, presso il carcere di Poggioreale.

Tutto ebbe inizio a seguito delle denunce di alcuni genitori che riportarono ai carabinieri comportamenti anomali assunti del maestro. Immediatamente scattò, all’epoca, la sospensione dal servizio, decretata senza indugio dall’arcivescovo prelato di Pompei Tommaso Caputo.

Le indagini svolte successivamente dai carabinieri della Stazione di Pompei, hanno portato alla raccolta di prove sufficienti all’arresto preventivo del docente. Sabato scorso si è saputo che l’inquisito è stato condannato dalla magistratura a cinque anni di carcere.

Gli è stato anche inibito l’esercizio della professione di insegnante.

E’ stato ricostruito nel corso delle indagini e verificato dagli inquirenti che il maestro elementare in servizio presso la scuola parificata della Chiesa di Pompei, approfittava delle difficoltà di studio di alcuni allievi per invitarli nella sua abitazione a fare lezioni di ripetizione.

La sua, come è stato dimostrato, si è rivelata una strategia per esercitare (fuori controllo, dentro le mura di casa sua) abusi sessuali su giovani vittime inconsapevoli.

Ora la magistratura, con rito abbreviato, lo ha condannato alla pena di cinque anni di carcere, decretando la sospensione dai pubblici uffici, ed al pagamento del risarcimento alle famiglie delle vittime. 

twitter: @MarioCardone2

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