A cura della Redazione

Antonio Pepe, segretario responsabile del sindacato aziendale UNSA negli Scavi di Pompei. ha annunciato per il 9 febbraio la partecipazione del segretario generale confederale del suo sindacato, Massimo Battaglia,  alla grande mobilitazione dei lavoratori del Parco archeologico. In quella data sono previsti presidi presso gli ingressi degli Scavi, un corteo di rivendicazione del rispetto dei diritti costituzionali dei lavoratori e forse anche un’estemporanea assemblea (precedentemente revocata).

L’iniziativa intende rappresentare la secca risposta a quella che viene definita “campagna di delegittimazione artatamente messa in campo dal Soprintendente di Pompei”. Bisogna ricordare che giovedì 9 febbraio è la data in cui è prevista la visita istituzionale dei ministri Dario Franceschini e Claudio De Vincenti che accompagneranno la commissaria europea agli affari regionali Corina Cretu per la verifica dello stato dei lavori di restauro del GPP.

“E’ singolare che l’amministrazione, invece di rispondere al sindacato sulla vertenza sulla sicurezza e l’igienicità degli ambienti di lavoro e l’organizzazione del lavoro, ribalta la situazione dando spunto ad illazioni sulle responsabilità dell’ultimo crollo negli Scavi di Pompei”. E’ la tesi del sindacato autonomo UNSA che argomenta: “Alla venuta di Osanna e del direttore generale del GPP, il sindacato aveva esposto le problematiche del sito ricevendo ampie rassicurazioni sulla loro risoluzione”. Dopo tanto tempo - secondo Pepe e Battaglia - non è stato ottenuto alcun risultato positivo. “L’organizzazione del lavoro è ancora quella del 2001. Si continua a lavorare ancora in prefabbricati in cemento e amianto obsoleti, pericolosi e poco adeguati, mentre Pompei Antica continua a deteriorarsi inesorabilmente nonostante tutti gli stanziamenti europei e gli ingenti fondi ordinari derivanti dagli introiti dei biglietti (visto il grande aumento di visitatori)”.

In conclusione: “Per ironia della sorte, il personale di Pompei, che lavora in condizioni drammatiche di sicurezza e sott’organico, viene anche messo sotto accusa per responsabilità che sono tutte da addebitare all’amministrazione!”

twitter: @MarioCardone2 

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