A cura della Redazione

“Si deve tener conto innanzitutto degli interessi della maggior parte dei pompeiani”, ha detto in modo chiaro il candidato sindaco di Pompei Domenico Di Casola riguardo ai programmati progetti urbanistici Così, sempre secondo Di Casola, è improponibile aprire una nuova stazione ferroviaria di Trenitalia unicamente per farne un punto di collegamento tra il Parco Archeologico e l’alta velocità, tagliando fuori dai flussi turistici il centro moderno, con un’operazione di ridisegno della buffer zone adiacente alla pineta degli Scavi.

Nell’incontro con il direttivo di Confcommercio, il candidato a sindaco di Pompei, che per primo ha aperto la serie di confronti politici-programmatici di cui saranno successivamente attori Angelo di Prisco (M5S) e Carmine Lo Sapio (Coalizione Civica), ha annunciato un convegno per sabato prossimo in cui sarà illustrato il piano urbanistico messo a punto dalla sua coalizione anche riguardo al progetto Eav. Si alla pedonalizzazione del centro storico, dehors e difesa del marchio Pompei, valorizzazione delle periferie. Di Casola si è soffermato a lungo su due punti: la spiegazione della sua visione di Pompei capitale della cultura, in cui tutte le iniziative e gli eventi dovranno essere di grande rilievo perché si tratta di un centro che, anche se non di grandi dimensioni, è di importanza mondiale e deve pensare alla grande e trattato alla grande dallo Stato Nazionale (con sovvenzioni e sostegni).

Altro suo “pallino” è non solo il disinquinamento, ma anche e soprattutto la valorizzazione del fiume Sarno, con la creazione di un parco fluviale che può far implementare il turismo. Anche sul miglioramento della tecnologia della comunicazione (e di internet) l’avvocato Di Casola è d’accordo. Per quanto riguarda la tecnologia 5G il candidato avverte che bisognerà chiarire (prima di potenziarla) se è nociva per la salute dei pompeiani. Altro punto illustrato nel dettaglio ha riguardato il sistema fognario e gli altri servizi. “Non averli – ha sostenuto – sarebbe come un matematico che non conosce le tabelline”.

Riguardo agli eventi bisogna programmarli per tempo e dovranno essere (secondo il programma della coalizione Di Casola) di elevato rating come la qualità e il rango dei visitatori che dovranno arrivare a Pompei. Forte di circa 130 iscritti il presidente Luigi Longobardi insieme al suo direttivo si è dichiarato intenzionato a svolgere un ruolo propositivo e di pungolo a beneficio del commercio del centro e della periferia di Pompei. Tra le promesse fatte da Di Casola, se dalle urna dovesse risultare vincitore, è stata apprezzata quella di dotare la città di un esecutivo professionale e qualificato. “I nomi degli assessori li dovrò decidere con la mia maggioranza – ha spiegato Di Casola – ma certamente saranno persone competenti. Per esempio l'assessore all’urbanistica sarà competente della materia, così quello alla cultura e il delegato del sindaco alle finanze – ha concluso – soprattutto l’assessore al turismo dovrà essere persona competente della materia”.