A cura della Redazione
Dopo l’Arpac e la polizia provinciale, è stato l’assessore con delega ai Rifiuti, Salvatore Quirino, a effettuare un accurato sopralluogo ad alcune isole ecologiche di Torre del Greco. Stringendo tra le mani la recente relazione inviata al comune proprio dall’Agenzia regionale per l’ambiente scritta dopo l’ispezione realizzata il 4 agosto scorso, il rappresentante della giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello ha voluto constatare di persona le varie mancanze evidenziate: “E che nella maggior parte dei casi – afferma Quirino – vanno ascritte alla ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti”. Nella relazione dell’Arpac l’amministrazione comunale è stata invitata dagli ispettori Alessandro Scialoja e Renato Olivares “a rimuovere sia i rifiuti depositati all’esterno delle aree di raccolta, sia quelli rinvenuti ed abbandonati su nudo terreno, e avviarli a recupero e/o smaltimento, secondo la natura degli stessi, ai sensi della normativa vigente, e a ripristinare le aree al fine della salvaguardia delle matrici ambientali in quanto gli stessi risultano carenti dei requisiti come previsto dal decreto ministeriale del 4 aprile 2008”. Appunti che i rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno subito girato ai responsabili della Ego Eco per quanto di loro competenza: “Da allora sono passati una decina di giorni – sostiene Quirino – ma anche i riscontri più elementari sono finora mancati. Basti pensare che la pulizia esterna dei cassoni risulta particolarmente carente. Come gli ispettori dell’Arpac, anche noi abbiamo prodotto un report fotografico per documentare quanto sosteniamo”. Altre sono state le criticità evidenziate dai tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente durante l’ispezione alle isole ecologiche di inizio agosto: “L’area – scrivono – risulta priva di piantumazione; le canalette preposte alla raccolta di eventuali colaticci risultano del tutto ostruite ed in parte cementate; risultano depositati direttamente sia sulla platea e sia su suolo pubblico i rifiuti differenziati in quanto al momento risultano mancanti alcuni cassoni; in alcuni punti sia il cordolo perimetrale e sia la pavimentazione risultano danneggiati e divelti; si avvertono forti esalazioni maleodoranti; sia all’interno e sia all’esterno dell’area di raccolta si rilevano tracce di colaticci provenienti dai cassoni dell’umido; non risulta presente la vasca di raccolta dei liquidi di colaticci”. “Per quanto di nostra competenza – prosegue l’assessore ai Rifiuti – abbiamo iniziato a liberare gran parte delle canalette. Il resto invece compete alla ditta incaricata di effettuare il servizio di nettezza urbana in città, che ad oggi continua a disattendere i punti principali del capitolato d’appalto sottoscritto all’atto dell’avvio delle attività. In particolare nella nostra contro-ispezione abbiamo potuto constatare che alcuni cassoni per la raccolta dei rifiuti risultano danneggiati, con possibile perdita del contenuto. Cosa ancora più grave per l’umido, dal quale possono venire dispersi i colaticci. Non solo: sempre in questa visita personale, è stato possibile constatare come alcuni cassoni siano seriamente danneggiati a causa di incendi, un fatto che ovviamente pregiudica le guaine in gomma dei contenitori e di conseguenza la funzionalità degli stessi. Sono tutte segnalazioni che finiranno in un’apposita, purtroppo l’ennesima, relazione scritta che faremo arrivare ai responsabili della ditta e ai funzionari del Comune”.