A cura della Redazione

Sarà il Prefetto Giacomo Barbato a guidare l'Amministrazione comunale di Torre del Greco fino alle prossime elezioni. Diventa così il commissario straordinario del Comune corallino, rimasto senza guida a seguito dell'arresto del sindaco Ciro Borriello - coinvolto in una inchiesta su presunta corruzione nell'ambito degli appalti per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti -, che aveva rassegnato le dimissioni per motivi politici e, successivamente, era stato sospeso dal Prefetto di Napoli proprio in virtù delle sue vicende giudiziarie.

Trascorsi i venti giorni entro i quali le stesse avrebbero dovute essere ritirate, cosa che non è accaduta. Barbato si insedierà a Palazzo Baronale probabilmente già da lunedì prossimo, 21 agosto.

Il Prefetto vanta una lunga carriera nel Ministero dell'Interno ed è stato anche a capo della Ufficio Territoriale del Governo di Belluno. Ha ricoperto il ruolo di commissario a San Giorgio a Cremano.

«L’esperienza del governo Borriello volge al capolinea per motivi che non avremmo mai desiderato - commenta su Facebook la consigliera comunale Pd, Clelia Gorga -. Chi ama Torre del Greco non può mai augurarsi che un governo cittadino si chiude per l’arresto del sindaco. Però, se la maggioranza avesse raccolto il nostro grido d’allarme già qualche mese fa avrebbe evitato questo scempio. Dal punto di vista politico - e senza entrare nel merito dell’inchiesta giudiziaria dalla quale emerge uno spaccato preoccupante -, quest’amministrazione era agonizzante da tempo, lacerata da scontri e dissidi, tenuta in piedi da accordi sottobanco e poltrone. Noi ripartiamo da qui per la nostra Torre del Greco. Vogliamo una città che sia l’esatto opposto di chi l’ha amministrata. Libera, materna, accogliente e pulita. Torre del Greco ha pagato uno scotto troppo alto a causa di chi l’ha sfruttata e di chi ne ha abusato. Ora dobbiamo proteggerla. E rilanciarla. Si parte da qui - conclude - per dare fiducia a chi non crede più nella politica».