Quattordici ragazzi con disturbi dello spettro autistico e ad alto funzionamento sono i protagonisti del laboratorio “Natale di corallo”, realizzato presso l’azienda Enzo Liverino di Torre del Greco nell’ambito del progetto “Sulle ali dell’Airone”, promosso dal centro per l’autismo dell’ospedale Maresca e coordinato dal dottor Cesare Principe.
Il laboratorio, parte di un percorso più ampio dedicato a socializzazione e inclusione, ha permesso ai giovani partecipanti di realizzare opere in corallo esposte in una mostra inaugurata alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha visitato anche il museo privato dell’azienda.
Durante l’incontro, De Luca ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e incoraggiato i ragazzi “a credere nelle proprie capacità e a continuare a esprimere la bellezza che hanno dentro”.
All’evento erano presenti, tra gli altri, la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia, il vicesindaco Michele Polese, l’assessore Mariateresa Sorrentino e Gianluigi Ascione, presidente del Circolo Nautico di Torre del Greco, tra i promotori dell’iniziativa.
L’incontro dei ragazzi con il presidente De Luca
Dopo la visita ai lavori dei partecipanti al laboratorio e al museo, Vincenzo De Luca si è intrattenuto con i ragazzi, i loro genitori e gli operatori. Durante questo momento, a prendere la parola sono stati proprio alcuni autori delle opere in mostra. È il caso di Alessandro, che si è detto “onorato della presenza del presidente e dell’attenzione data all’iniziativa, nella speranza che quanto realizzato sia piaciuto”. Ancora più diretto Pasquale, che al governatore ha ricordato che “questa è un’occasione per mettere in evidenza il nostro potenziale, che pochi riescono a vedere. In questi mesi abbiamo imparato tanto sul corallo, sia sulla sua lavorazione sia sulle origini e sugli aspetti legati alla mitologia”.
A De Luca è arrivata poi la domanda di Francesco: “Com’è andata questa esperienza?”. “Per me – ha sottolineato il presidente della giunta regionale – è andata benissimo. È stato un concentrato di bellezza e storia. Ho visitato un museo con opere provenienti da ogni parte del mondo e di tutte le epoche. Ma la cosa più importante – ha detto rivolgendosi ai ragazzi – è che ho trovato voi. Nel cammino della nostra vita ci sono sempre difficoltà, con momenti di solitudine e sofferenza. La vita non è semplice. Dovete avere fiducia in voi stessi ed esprimere ciò che avete dentro. Tanti ragazzi sono superficiali nei rapporti umani. Voi avete tirato fuori la bellezza che avete dentro. Beethoven negli ultimi anni di vita quasi non sentiva, ma aveva dentro la musica. Quest’incontro per un verso ci impegna a proseguire sulla strada tracciata; dall’altro ci fa capire quante cose belle avete dentro e che avete saputo mostrare attraverso le vostre opere”.
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