A cura della Redazione

Due attività commerciali prese di mira al Rione Sanità. In entrambi i casi, sono stati esplosi in totale sei colpi d'arma da fuoco: tre verso la saracinesca di un negozio di intimo e tre contro un muro adiacente alla saracinesce di una macelleria. Si tratta di una "stesa" in piena regola, come quella avvenuta qualche giorni fa sempre nel quartiere. A indagare è la Polizia.

«E' la testimonianza che la criminalità continua a spadroneggiare nel centro storico di Napoli, nonostante gli indubbi successi investigativi degli ultimi mesi e nonostante l'impegno quotidiano delle forze dell'ordine. Un segnale preoccupante di un pericoloso “riciclo” di delinquenti dal grilletto facile». A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) di Napoli.

«Il sistema di videosorveglianza è finalmente in funzione nel quartiere - ha aggiunto Marrone - eppure i malviventi proseguono indisturbati nella loro opera di violenza e sopraffazione perché sperano in un perdurante stato di omertà e di terrore da parte dei residenti. Oltre alla repressione, che è fondamentale certamente, bisogna investire nel sociale nel Rione Sanità, e creare alternative alla strada e alle scorciatoie che la camorra offre ai giovani. C'è bisogno di cultura e di sviluppo. Non basta la videosorveglianza, le Istituzioni devono esprimere il massimo dell'impegno per investire sul territorio e per dare lavoro alle nuove generazioni attraverso incentivi e fondi destinati a cooperative e associazioni. Nessun giovane, se può vivere onestamente - ha concluso Marrone -, sceglie la strada del crimine che lo condurrà o in carcere o al cimitero».

(immagine di repertorio)

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