A cura della Redazione

Il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha condannato, in seguito a rito abbreviato, a 18 anni di reclusione V.  F., minorenne all’epoca dei fatti, in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di Mario Mazzanti e del ferimento di Giovanni De Grezio, avvenuti a Napoli in Vico Lungo San Matteo, nei Quartieri Spagnoli, il 3 maggio 2015. Il giovane è stato anche ritenuto responsabile di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, reati tutti aggravati dalla finalità mafiosa.

La sentenza ha accolto in pieno la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli.

Le indagini, svolte all’epoca dei fatti dalla Squadra Mobile di Napoli e corroborate dalle attività tecniche, consentirono di ricostruire l’omicidio collocandolo nell’ambito di una lite tra Mazzanti e V. F., iniziata qualche giorno prima del tragico epilogo.

De Grezio, invece, fu colpito perché si trovava in compagnia della vittima quando il giovane esplose i colpi d’arma da fuoco.

V.  F., nonostante la giovane età, era ritenuto contiguo al clan camorristico Sibillo-Giuliano-Amirante-Brunetti, attivo nella zona di Forcella e della Maddalena ma con interessi nelle attività illecite dei Quartieri Spagnoli.

Mazzanti, a sua volta, apparteneva all’omonima famiglia camorristica che controllova i Quartieri Spagnoli.

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