A cura della Redazione

Poco dopo le 23 di ieri sera i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Campania, transitando in via Galileo Ferraris - angolo C.so Arnaldo Lucci, hanno notato un cittadino algerino che invocava aiuto. Gli agenti hanno soccorso l’uomo di 53 anni, accertando che lo stesso era stato accoltellato più volte all’addome da tre giovani.

Raccolte le dettagliate descrizioni fornite dalla vittima e da alcuni testimoni circa gli aggressori e l’auto sulla quale viaggiavano, gli agenti hanno diramato le note di ricerca di una autovettura Fiat Panda con la quale i rei erano scappati in direzione di via nuova Marina.

L’autovettura dopo poco è stata intercettata dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in via Reggia di Portici all'altezza via Marina dei Gigli. La vettura viaggiava ad alta velocità in direzione di corso San Giovanni a Teduccio, aveva il vetro posteriore lato passeggero infranto ed evidentissime strisce di sangue sullo sportello posteriore.

Ne è scaturito un inseguimento, durato poche decine di metri, durante il quale gli occupanti della vettura hanno tentato di disfarsi di un coltello prontamente recuperato, risultato essere del tipo a “farfalla”, con evidenti tracce ematiche. I tre giovani a bordo, Bruno Emanuele Borrelli, 24enne, Ciro Paolillo, 18 anni, e M. E., 17enne, tutti napoletani, sono stati arrestati per il reato di tentato omicidio aggravato in concorso. 

I poliziotti hanno accertato che la vittima aveva avuto un diverbio innescato dai tre giovani quando poco prima. L'algerino stava attraversando le strisce pedonali quando gli aggressori sono discesi dall’auto poiché l'uomo aveva "protestato" perché rischiava di essere investito.

Il conducente del veicolo, Bruno Emanuele Borrelli, in segno di minaccia ed in risposta alle proteste del pedone, aveva fatto stridere i pneumatici dell’autovettura ed alla reazione del 53enne, che sferrava un pugno contro la Fiat Panda, i tre accostavano, scendevano dalla macchina, lo circondavano ferendolo a coltellate. La vittima ha riconosciuto il minorenne in colui che gli aveva sferrato i fendenti al corpo, descrivendone dettagliatamente l’abbigliamento. Sottoposta alle cure del caso per le gravi ferite riportate all’addome, è attualmente ricoverata in un ospedale cittadino.

I due maggiorenni sono stati condotti al carcere di Poggioreale, mentre il minore è stato tradotto presso il Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.

L’autovettura è stata sottoposta a sequestro unitamente al coltello ed alla maglietta di colore nero con striscia bianca indossata dal minore. 

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