Gennaro Sorgente, pregiudicato napoletano, classe 1994, ha avvicinato un giovane viaggiatore che si trovava nell’atrio della stazione centrale di Napoli, in attesa di un treno, e gli ha chiesto l’elemosina. Al rifiuto del giovane di dargli qualche moneta, lo ha afferrato per il collo e lo ha trascinato all’esterno dello scalo ferroviario, dirigendosi verso Corso Meridionale, dove lo ha immobilizzato, intimandogli di consegnargli il portafogli, per poi appropriarsi dei pochi spiccioli che vi erano custoditi.
Non contento del magro bottino, il rapinatore lo ha perquisito, per verificare che non avesse altri soldi in tasca, e gli ha ordinato di fare un prelievo di contanti, ma il ragazzo non aveva il bancomat al seguito e per terminare ha tentato di rubargli lo smartphone.
Provvidenziale è stato l’arrivo di una pattuglia della polizia ferroviaria sopraggiunta nel corso di un servizio di vigilanza nello scalo partenopeo; la vista dei poliziotti ha consentito al ventunenne rapinato di uscire dallo stato di soggezione nel quale era stato costretto dall’azione violenta di Sorgente e, non temendo più per la propria incolumità, si è divincolato ed è fuggito, dirigendosi verso i poliziotti ai quali ha raccontato l’accaduto.
Gli agenti della Polfer si sono lanciati all’inseguimento del rapinatore che, vistosi scoperto, stava tentando di allontanarsi ma lo hanno bloccato dopo pochi metri.
Sottoposto a giudizio con rito direttissimo è stato condannato a due anni di reclsuone (pena sospesa).
Negli ultimi mesi la Polizia Ferroviaria ha intensificato i servizi di vigilanza nelle principali stazioni campane ed in particolare a Napoli Centrale. La strategia attuata è caratterizzata da un presidio costante del territorio e parallelamente dalla realizzazione di operazioni ad alto impatto, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio, quali Unità Cinofile Antidroga e Antiesplosivo; UOPI, Protezione Aziendale; Militari impegnati nell’operazione “Strade Sicure”.
I controlli pressanti delle pattuglie in uniforme ed in borghese in azione presso i varchi di accesso e lungo il perimetro esterno della stazione, oltre a scoraggiare l’ingresso di delinquenti e malintenzionati, garantisce la rapidità dell’intervento quando vengono commessi reati, come è accaduto in questa occasione. Per valutare l’efficacia dell’azione preventiva e repressiva messa in campo dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania basti pensare che a settembre nella sola stazione di Napoli Centrale sono state controllate 8.444 persone, con 14 arresti; 34 denunce; 57 sequestri amministrativi e 6 penali.