Giravano armati in strada, arrestati a Napoli due pericolosi malviventi. I Falchi della Squadra Mobile della Questura partenopea hanno fermato Luca Festinese, napoletano 27enne, pregiudicato per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma comune, ricettazione e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso e ricettazione, e Ortega Ovalle Jennssi, 19enne, cittadino della Repubblica Dominicana. I due devono rispondere di detenzione di arma da guerra e resistenza, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali.
I poliziotti, in via Poerio, a ridosso della Duchesca, hanno notato un motoveicolo con a bordo due giovani, che procedeva forte velocità e a fari spenti.
Gli agenti hanno intimato l’alt di polizia, ponendo ben in vista la palina segnaletica, ma i due giovani hanno ulteriormente accelerato l’andatura. Gli agenti hanno dunque stretto in una morsa i due malviventi, tanto che questi, viste impedite tutte le vie di fuga, non hanno esitato a lanciare la propria moto contro quella dei poliziotti. Il passeggero del mezzo, poi identificato per Festinese, ha quindi estratto una pistola dalla cintura dei pantaloni e con il braccio teso ad altezza uomo ha preso la mira con il chiaro intento di fare fuoco contro gli agenti.
Fulminea la reazione di uno dei poliziotti, che ha fronteggiato il delinquente disarmandolo con la sola palina segnaletica e la radio, senza estrarre l’arma in dotazione. Nonostante l’uomo continuasse ad opporre viva resistenza con calci e pugni, l’agente riusciva a bloccarlo.
Al contempo, l’altro poliziotto inseguiva l’autista della motocicletta, Ortega, fino ad ingaggiare con lo stesso una violenta colluttazione e ridurlo all’impotenza.
Gli agenti recuperavano dunque l’arma, una Beretta calibro 7,65, risultata denunciata lo scorso giugno come compendio di furto a Roma da un agente della Polzia Locale. La pistola, con dieci pallottole nel caricatore, era pronta all’uso con colpo in canna.
Gli agenti, esteso il controllo alla abitazione dei due, rinvenivano a casa del dominicano una micidiale mitraglietta Skorpion completa di caricatore inserito, con 13 pallottole a corredo. L’arma, usualmente utilizzata per le azioni di killeraggio e le stese, è predisposta per il tiro a raffica e la sua compattezza ne favorisce l’occultamento.
Sono in corso accertamenti e comparazioni per verificare se le armi siano state utilizzate per i recenti fatti criminosi e le stese.
Il tutto è stato immediatamente sequestrato e i due giovani condotti al carcere di Poggioreale.