A cura della Redazione

La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale è stato disposto il carcere per tre indagati.

Si tratta di P. B., 19 anni, figlio di Ettore Bosti, quest'ultimo già condannato con sentenza definitiva perché ritenuto appartenente al clan Contini, consorteria criminale confederata nella Alleanza di Secondigliano, unitamente ai clan Mallardo e Licciardi; e G.M., anche lui 19enne. I due sono indiziati dei reati di violenza privata e favoreggiamento personale, aggravati dalle modalità mafiose.

Disposti i domiciliari, invece, per G. V., 21 anni, che dovrà rispondere di lesioni personali stradali con l'aggravante della fuga.

Il 15 maggio scorso, il 21enne, a bordo di un motoveicolo, viaggiando ad elevata velocità per le strade di Napoli, ha investito una donna che stava svolgendo la propria attività lavorativa all’esterno di un ristorante in via Tribunali, ed un turista argentino, provocando loro, rispettivamente, lesioni gravissime e gravi.

Per consentire la fuga al centauro, ed evitare che potesse essere bloccato, in suo aiuto è intervenuto un folto gruppo di soggetti che ha aggredito fisicamente e ha minacciato sia il titolare del ristorante sia lo chef, anche al fine di indurli a non presentare denuncia nei confronti del 21enne. Minacce che poi si sono estese, con l’utilizzo di un’arma, ai turisti argentini intervenuti in soccorso del loro amico ferito. Gli stessi sono stati poi aggrediti anche mediante il lancio di tavolini e sedie.