A cura della Redazione

Gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine e del Commissariato di Scampia hanno dato corso alla esecuzione di un decreto di confisca di beni, emesso, su proposta del Questore di Napoli, dal Tribunale partenopeo nei confronti di un 58enne napoletano.

Nel provvedimento, che dispone anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di 3 anni e 6 mesi, viene infatti riconosciuta la pericolosità sociale del soggetto, indiziato di essere legato al clan Moccia, circostanza documentata dalla sentenza di condanna, emessa nel 2022, in relazione alla quale sta espiando la pena di 7 anni di reclusione, in regime di detenzione domiciliare, per il reato di turbativa d’asta commesso con l’aggravante del metodo mafioso.

L'uomo, fin dai primi anni '90 del secolo scorso, avrebbe accumulato una lunga serie di condotte illegali: lotto clandestino, anche in forma associata, attività estorsiva per il recupero di profitti usurari, turbative di aste pubbliche immobiliari, stupefacenti. Annovera infatti precedenti per associazione per delinquere, tentata estorsione, violazione delle norme riguardanti interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestine, turbativa d’asta.

Il decreto di confisca ha quindi disposto l’ablazione del patrimonio accumulato negli anni e, a seguito di una articolata indagine, risultato nella disponibilità diretta o indiretta del soggetto  In particolare, sono stati confiscati quote societarie, rapporti finanziari, beni mobili ed immobili, del valore complessivo di circa 6 milioni di euro, che risultavano in massima parte già colpiti dalla misura cautelare di prevenzione del sequestro, eseguito nel corso della primavera del 2022.