A cura della Redazione

A distanza di oltre sette mesi dai fatti, due tifosi del Napoli, appartenenti ai gruppi ultras "Nuova Guardia" della Curva A e "Sud" della Curva B dello stadio "Maradona", sono stati arrestati dalla Polizia per gli scontri e delle devastazioni avvenuti prima della partita di Champions League tra i partenopei e l'Entracht Francoforte, disputatasi lo scorso 15 marzo. Entrambi finiscono ai domiciliari. 

Le indagini svolte dalla DIGOS della Questura di Napoli, avvenute attraverso lo sviluppo di attività tecniche, hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi e la successiva individuazione degli indagati, comprovando come le frange ultras napoletane abbiano ricoperto un determinante ruolo di corresponsabilità nei gravi atti di devastazione posti in essere.

Contestualmente, personale della DIGOS partenopea ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale, locale ed informatica, emesso dalla locale Procura, nei confronti di ulteriori tre soggetti, appartenenti ai gruppi ultras denominati “Mastiffs (curva A), “Nuova Guardia” (curva A) e “Sus”  (curva B) indagati, in concorso con gli altri due, per aver “lanciato sanpietrini, fumogeni, torce incendiarie ed ogni altro oggetto possibile presente nella pubblica via e negli esercizi commerciali… ponendo in essere molteplici azioni di danneggiamento con conseguente distruzione e incendio di beni e commettendo fatti di devastazione”. Nel corso dei disordini rimasero feriti 8 agenti di Polizia.

Sono stati notificati agli indagati tre Daspo - uno della durata di 5 anni e due della durata di 6 anni con obbligo di firma - emessi d’urgenza dal Questore di Napoli e due avvisi di procedimento finalizzato all’ irrogazione del provvedimento.