A cura della Redazione

Il giorno dopo la partita di Champions tra Napoli e Eintracht, si contano i danni nel capoluogo partenopeo. La città è stata preda di teppisti che, appartenenti ad entrambe le tifoserie, hanno creato notevoli disagi soprattutto ai commercianti, che si sono visti distruggere parte dei loro arredi. Auto bruciate, tra cui anche una Volante della Polizia. Insomma, una vera e propria guerriglia urbana che ha devastato il centro storico.

In Prefettura c'è stato un incontro con i vertici istituzionali (Prefetto e Questore) a cui ha preso parte anche il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis

«Ringraziamo le forze dell'ordine per il loro impegno nel contrastare gli eventi di ieri», ha detto il Prefetto Claudio Palomba. «La vendita dei biglietti per i tifosi tedeschi era già stata bloccata il 14 febbraio. I tifosi dell'Eintracht sono arrivati  a Napoli da varie zone d'Italia con dei van (accompagnati anche da tifosi atalantini, ndr), e sono giunti anche a Salerno. Perché non è stato bloccato il corteo (quello confluito poi in piazza del Gesù, ndr)? Perché erano persone che camminavano senza alcun corpo contundente. E' stato deciso di seguirli e controllarli. Se si fossero divisi sarebbe stato più difficile un monitoraggio capillare. Il cordone delle forze dell'ordine ha consentito che le due tifoserie non venissero a contatto. Noi - ha proseguito Palomba - non assolviamo neanche i tifosi napoletani (i gruppi organizzati, ndr), sono un pessimo insegnamento per il calcio, queste persone se ne fregano del calcio».

Le criticità sono poi emerse anche dopo il match, nella notte, con gruppi di sostenitori partenopei che hanno provato a raggiungere l'albergo sul lungomare che ospitava i tifosi provenienti dalla Germania. «La Polizia ha fronteggiato anche questi eventi, evitando il peggio», ha spiegato Palomba.

Intanto, il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, parla di un primo bilancio di arresti: 8 le persone fermate, 5 di queste italiane e 3 tedesche. Si tratta tuttavia di un dato provvisorio. Sono in corso infatti ulteriori accertamenti investigativi che potrebbero portare ad altri fermi. Sei gli agenti rimasti feriti durante gli scontri.

Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che già aveva lanciato l’allarme sulla situazione, è intervenuto in Parlamento per lanciare un appello al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Era un disastro annunciato. Poliziotti mandati allo sbaraglio. Bisognava schierare l'Esercito - dice Borrelli -. Il Governo si scusi con la città, con i turisti, con i commercianti, con i cittadini, con i poliziotti mandati allo sbaraglio, con i dipendenti dell'Anm, con i tassisti, con gli operatori dell'informazione, con tutti coloro che hanno subito questa devastazione ampiamente annunciata. Ora il ministro ci spieghi come e perché sia stato consentito tutto ciò. È stato permesso ad un gruppo di facinorosi, a cui era stato vietato assistere alla partita, di venire in città e scorrazzare per le strade provocando la cittadinanza, tra turisti e famiglie, e fare la guerriglia. Perché? Mai era accaduta una cosa del genere in città. Ora chi pagherà i danni? E dovremmo pure ritenerci fortunati dato che non vi sono stati danni alle persone. I napoletani - conclude il deputato - hanno dimostrato in questa situazione una grande maturità ma adesso ci aspettiamo che ci siano conseguenze a questa pessima gestione e che siano pagati i danni alla nostra comunità».