Ad un anno dalla proclamazione a sindaco di Torre Annunziata del prof. Corrado Cuccurullo (1° luglio 2024) da parte del magistrato Francesco Abete, allora presidente dell'Ufficio elettorale centrale, si può senz’altro tracciare un primo bilancio dell’attività svolta dalla nuova amministrazione comunale.
Facciamo una premessa. Cuccurullo è alla sua prima esperienza politico-amministrativa, come lo sono 5 dei suoi assessori, ad eccezione di Alfonso Ascione, già assessore e vicensindaco del Comune di Torre del Greco nonché consigliere provinciale, e Giuseppe Crescitelli, già assessore nel 2007 per circa sette mesi con il sindaco Starita.
Solo 6 consiglieri su 24 hanno già svolto in precedenza questa funzione, di cui 2 della maggioranza e 4 della minoranza (Davide Alfieri, Brunone Avitabile, Michele Avitabile, Raffaele De Stefano, Mauro Iovane, Antonio Pallonetto), mentre altre 3 consiglieri donne (tutte di maggioranza) hanno avuto un passato da assessore (Raffaella Celone, Sofia Donnarumma e Emanuela Cirillo).
Per chi auspicava un cambiamento sia del Consiglio comunale che della Giunta rispetto al passato è stato, parzialmente, accontentato.
Il cosiddetto nuovo, che spesso è solo travestimento (quello che i politologi chiamano nuovismo, ovvero solo apparentemente nuovo), non sempre però è sinonimo di efficienza, perché difetta di un elemento importantissimo, soprattutto in una città difficile qual è Torre Annunziata: l’esperienza.
Colpi di scena a ripetizione
E, forse, è stata proprio l’inesperienza il maggiore handicap di questa Amministrazione, che - in un anno - ha commesso più di un passo falso.
Ad iniziare dallo staff del Sindaco, i cui componenti hanno frequentato gli uffici comunali per quattro mesi senza averne titolo, senza nomina e senza contratto: da qui un’indagine della Guardia di Finanza. A seguire, l’intervento della Prefettura di Napoli per determinare il ripristino del consueto itinerario della processione della Madonna della Neve che, a differenza degli anni addietro, era stato programmato per attraversare tutto il corso Vittorio Emanuele III.
Ancora l’intervento della Procura della Repubblica oplontina che ha aperto un’indagine nei confronti di tre consiglieri e un assessore che risultavano evasori di tributi locali, di piccole o grandi somme, nei confronti del Comune, ancor prima della loro candidatura o nomina: dato omesso nella dichiarazione di rito che, pertanto, è stata valutata viziata da mendacio. Poi, la vicenda di una consigliere comunale con un abuso edilizio e la relativa ordinanza, a suo carico, di ripristino dello stato dei luoghi.
Si può continuare con le dimissioni del capostaff del Sindaco (pare imposte da alcune componenti della maggioranza), con il diverbio in strada tra un assessore e tre agenti municipali, con questi ultimi che inviavano una nota al comandante della Polizia municipale, al Sindaco e al Segretario generale. Per finire, l’abbraccio sul palco tra Cuccurullo e un cantante neomelodico, con un passato giudiziario ingombrante, alla festa (anch’essa, si dice, sfornita delle necessarie autorizzazioni) del quartiere Deriver.
Insomma, da questo versante, l’inizio della nuova Amministrazione non è stato per nulla brillante, anzi diremmo abbastanza imbarazzante.
Se si entra, invece, nel concreto dell’azione amministrativa, ovvero di quanto è stato prodotto nell’arco di un anno, ci limitiamo a far parlare i fatti.
L’apertura di cantieri per lavori pubblici
Partiamo dai lavori pubblici. Sono iniziati i lavori del Museo virtuale “Archeo Oplonti”, eredità dell’ex sindaco Ascione e della Commissione straordinaria. Sono stati poi portati a termine i lavori dell’Hub portuale, iniziati con l’amministrazione Ascione e proseguiti con la Commissione. A questo proposito, bisognerebbe decidere una volta per tutte la sua destinazione (se è perseguibile quella di allocarvi uffici di compagnie di navigazioni) prima che i soliti vandali entrino all’interno e devastino tutto.
È stato aperto poi il cantiere per il primo lotto dei lavori allo stadio Giraud (lavori, peraltro, programmati e appaltati dalla Commissione straordinaria) e sono iniziati, e in parte già completati, i lavori per la pavimentazione di cinque strade cittadine (mutuo acceso dalla Commissione straordinaria).
Infine, sono iniziati i lavori per la realizzazione di una sala teatro nell’ex aula consiliare in via Provinciale Schiti (iter iniziato nel 2020) e implementato il sistema di videosorveglianza (procedura iniziata con la Commissione straordinaria).
Come si può notare, tutte opere programmate o iniziate dalle amministrazioni precedenti. Il merito di quella attuale è stato, per alcuni, il loro completamento (hub portuale, pavimentazione strade) e, per altri, l’apertura di cantieri.
Progetti ed iniziative proprie dell’Amministrazione comunale
Di nuovi progetti ne conosciamo tre. Uno è risultato idoneo ma non finanziato dalla Regione Campania, e si riferisce alla Biblioteca comunale. Un altro è relativo alla realizzazione di un nuovo asilo nido in via Gioacchino Murat, dove però ci sarebbe il rischio di perdere il finanziamento di 2 milioni di euro, fondi PNRR. Il terzo è il progetto per il recupero di Villa Adele, bene confiscato alla camorra.
Iniziative proprie della gestione Cuccurullo, invece, sono l’assunzione di nuovi agenti municipali attraverso la procedura di mobilità (una boccata di ossigeno per il Comando di Polizia Locale che finalmente ha portato qualche vigile per strada); la prossima apertura del nuovo asilo nido di via Isonzo, che dovrebbe ospitare 30 bambini dai 3 ai 36 mesi; l’ampliamento di via Terragneta, i cui lavori sono attualmente in corso.
Per quanto riguarda cultura, turismo, sport e commercio un’unica manifestazione “Scorci e sogni di fine estate” svoltasi a settembre dell’anno scorso con i fondi della Città Metropolitana di Napoli (Notte Bianca, concerto di Gigi Finizio, iniziative varie). A seguire la Festa del 22 ottobre e le manifestazioni natalizie con la Notte del Commercio.
Dopo aver parlato di “luci”, ora veniamo alle “ombre”.
Le criticità dell’Amministrazione comunale
Cultura e Sport a Torre Annunziata sono due fantasmi (fondi irrisori in bilancio) ed esistono solo attraverso il patrocinio del Comune ad iniziative da parte di associazioni o enti privati. Nei primi sei mesi del 2025 una sola proposta di carattere culturale: l’indizione del Premio Oplontis con un contributo della Regione Campania di 70mila euro (delibera peraltro firmata dall’assessore al Turismo). Zero iniziative, invece, per lo sport.
Della programmazione dell’estate 2025 a Torre Annunziata al momento non si sa nulla, e siamo al 1° luglio.
E la sosta a pagamento? In un anno l’amministrazione non è stata capace neppure di approntare una gara per ridare un po’ di ossigeno alle casse comunali, anche se a dire il vero neanche sotto la gestione commissariale si è riusciti a venire a capo di una situazione che si protrae ormai da oltre cinque anni. Ed è difficile capire anche i motivi di un così grave ritardo. Per esempio, ora sembrerebbe che la delibera vada ridiscussa in consiglio comunale per una revisione delle tariffe…
E che dire poi del verde pubblico? Mai così trascurato come nell’ultimo anno, alla stregua dello stato vergognoso di molte strade, dove solo ultimamente si è intervenuti per rattoppare le buche, diventate un pericolo costante per automobilisti e pedoni.
Tralasciamo di parlare di rifiuti perché qui entra in gioco l’inciviltà di una parte dei cittadini che non ha nessuna intenzione di emanciparsi. Ma maggiori controlli, soprattutto nei posti abituali dove avvengono gli sversamenti abusivi, potrebbero se non eliminare, quantomeno limitarne il fenomeno.
Lo slogan in campagna elettorale del sindaco Cuccurullo “La città cambia passo”, al momento - secondo noi - resta tale, in attesa di tempi migliori. Certo, nessuno pretendeva chissà che, ma si sperava che almeno nelle piccole cose ci sarebbe stato un cambiamento rispetto al passato. In fin dei conti, nell’immediato i cittadini non chiedono molto: strade pulite e senza buche, cura del verde pubblico, arredo urbano decente, agenti municipali per strada.
Non si mette in dubbio l’impegno e le capacità del primo cittadino, e sappiamo anche bene quanto sia difficile governare una macchina comunale, peraltro con una cronica carenza di personale, ma qualcosa di più si poteva e si doveva fare.
Invero, con il 75 per cento di consiglieri comunali alla loro prima eperienza amministrativa, compreso il sindaco, almeno la giunta avrebbe dovuto comprendere elementi con comprovata esperienza e con specifiche competenze. Invece il tutto è stato lasciato alla buona volontà dei singoli, il più delle volte incapaci di districarsi in una macchina comunale così complessa.
Salvatore Prisco, emerito professore universitario, scrittore, giornalista e saggista, in una recente intervista, riferendosi alla classe politica torrese, ha utilizzato l’aggettivo "mediocre". Vale a dire priva di preparazione e competenza. Ciò è dovuto in parte al tramonto delle passioni civili strutturate, alla chiusura delle sedi dei partiti politici tradizionali (ad esclusione del PD), al proliferare di liste civiche costruite solo per raccogliere voti in prossimità delle competizioni elettorali, con candidati quasi tutti sporvvisti di esperienza politico-amministrativa.
Per fortuna negli ultimi tempi si sono aperte due sedi politiche: quelle del Movimento 5 Stelle, l’anno scorso, e di Oplonti Futura, un mese e mezzo fa. Speriamo che questi nuovi luoghi possano aiutare i giovani ad avvicinarsi alla politica e dare così un barlume di speranza per Torre Annunziata.