A cura della Redazione

Corso Umberto I, corso Vittorio Emanuele III, via Vittorio Veneto e tante altre strade del centro cittadino un tempo pullulavano di vita, voci e botteghe. Oggi, invece, la realtà è ben diversa: vetrine spente, saracinesche abbassate, strade svuotate. Una vera e propria desertificazione commerciale che negli ultimi anni ha trasformato il volto della città.

Contro questa deriva, il Partito Democratico lancia un’iniziativa concreta: “Riapri Torre”, un piano straordinario per ridare vita al centro cittadino, riaccendendo l’economia locale e contrastando l’abbandono urbano.

Un progetto per rivitalizzare il cuore della città

L’obiettivo del piano è chiaro: restituire dignità, vivacità e sicurezza al centro storico, promuovendo il commercio di prossimità, l’artigianato locale e incentivando l’imprenditoria giovanile e femminile. “Il commercio locale non è solo economia: è vita, identità, presidio sociale”, si legge nel documento programmatico.

Il PD propone un intervento articolato in sei punti, con misure operative e strumenti concreti per riportare la luce nei quartieri centrali:

Le sei linee d’azione di “Riapri Torre”

  1. Piano Urbano del Commercio (PUC): censimento digitale dei locali sfitti, incentivi per riaprire negozi storici e recupero di immobili inutilizzati grazie a fondi ZES e PNRR.
  2. Zona di Agevolazione Economica Urbana (ZAEU): sgravi fiscali per chi investe nel centro, bonus affitto per donne e giovani imprenditori, creazione di uno sportello comunale per le microimprese.
  3. Rete delle botteghe e commercio di vicinato: accordi con le associazioni di categoria, creazione del marchio “Bottega Autentica di Oplonti”, spazi comunali per laboratori artigianali, co-retail e start-up.
  4. Cultura e commercio: eventi nei quartieri antichi, festival serali, collaborazione con scuole e associazioni e attrazione di investimenti legati alla risorsa mare.
  5. Innovazione e digitalizzazione: portale “Compro a Torre”, Wi-Fi gratuito nelle aree commerciali, QR code narrativi su vetrine chiuse per raccontarne la storia e attrarre investitori.
  6. Rigenerazione urbana: piano quadriennale di manutenzione di strade e piazze, con il coinvolgimento di sponsor privati e grandi imprese presenti sul territorio.

“Un patto per il commercio urbano”

Il Partito Democratico invita l’amministrazione comunale a farsi promotrice di un vero Patto per il commercio urbano, coinvolgendo commercianti, cittadini, associazioni e realtà culturali. Il rilancio del commercio – secondo il PD – non è una questione secondaria, ma una priorità strategica per il futuro della città.

“Senza vetrine luminose, non si accende la luce della speranza” – conclude il manifesto politico – “Sconfiggiamo l’abbandono con idee, reti e comunità. Torre Annunziata merita un centro vivo, attrattivo e orgoglioso della sua identità.”