A cura della Redazione

In politica si assiste spesso a scontri verbali tra componenti di maggioranza e opposizione, a tutti i livelli istituzionali, ma difficilmente si arriva al contatto fisico. Quindi non dovrebbe fare notizia un diverbio tra due consiglieri comunali nell’ambito di una discussione, seppur accesa.

Quello che fa notizia, invece, è ciò che è accaduto al Comune di Torre Annunziata. Primo perché lo scontro verbale tra due consiglieri stava degenerando in rissa; secondo perché i due contendenti sono donne; terzo perché entrambe appartengono alla stessa formazione politica (PD).

Ma veniamo ai fatti così come ci sono stati raccontati dai consiglieri comunali presenti al “teatrino”. Durante lo svolgimento di una riunione di Commissione, in cui la presidente Luisa Acunzo (ex Torre Libera ora PD) stava comunicando ai commissari la volontà di ridurre il numero delle sedute settimanali, un’altra consigliera, Anella Monaco (PD), che non faceva parte della Commissione, si intrometteva nella discussione. Acunzo la zittiva in modo perentorio (si dice che lo stesso trattamento sia stato riservato anche a lei quando aveva preso la parola nella Commissione presieduta dalla Monaco) suscitando la reazione della consigliera che tentava di avvicinarsi alla presidente, prontamente e a stento fermata da due consiglieri comunali presenti alla discussione.

Un episodio increscioso che la dice lunga sul clima di tensione che si vive all’interno del consiglio comunale, soprattutto dopo che la consigliera Acunzo ha lasciato Torre Libera per aderire al PD. Senza contare che Acunzo e Monaco, pur militando adesso nello stesso partito, sono su due posizioni differenti perché l’una è espressione della maggioranza del PD (insieme al capogruppo Fabio Giorgio e alla consigliera Antonietta Colletto), l’altra della minoranza (insieme a al consigliere Gaetano Ruggiero).

Un episodio che si aggiunge ai tanti altri che hanno costellato questo primo anno di sindacatura di Corrado Cuccurullo e che mina ulteriormente compattezza e credibilità della maggioranza che lo sostiene.