Nonostante il caldo rovente, la politica a Torre Annunziata non si ferma.
A distanza di una settimana da un comunicato del Partito Democratico, in cui si chiedeva un confronto con i partners della maggioranza per una "revisione in termini qualitativi della squadra di governo e un rinnovamento delle funzioni apicali istituzionali", arriva la risposta della maggioranza.
L’anomalia, però, sta nel fatto che il documento, di forte connotazione politica, viene firmato dai capigruppo consiliari anziché dai segretari di partito. Uno stravolgimento di ruoli e funzioni, visto che i capigruppo dovrebbero interessarsi delle questioni amministrative e non di quelle politiche. Se poi ci mettiamo che la riunione è stata convocata dal presidente del consiglio, che svolge un ruolo di garanzia e imparzialità, e non dovrebbe essere coinvolto in questioni di carattere politico, allora il quadro è completo.
Ma torniamo al documento. Esso viene sottoscritto da tutti i capigruppo, ad eccezione di Più Europa, ma anche dai consiglieri del PD Gaetano Ruggiero e Anella Monaco. Una palese provocazione nei confronti del partito di maggioranza relativa. I due, in sostanza, firmano un’accusa contro il loro stesso partito, di cui probabilmente non si sentono rappresentati. Una anomalia nell'anomalia!
Sì, perché il documento è un duro attacco al Partito Democratico. «Il gruppo dirigente del PD oplontino - si legge nella nota -, lo stesso che per oltre trent’anni ha occupato indisturbato le posizioni apicali nel partito e nel Municipio, attacca oggi l’Amministrazione parlando di “giunta inadeguata” e di “risultati deludenti”».
Poi il documento continua con l’elencazione di tutta una serie di progetti e realizzazioni portati a termine dall’amministrazione in un anno. E conclude: «I segnali concreti sono sotto gli occhi di tutti. E allora la verità, forse, è un’altra. Fa paura una stagione che non accetta ricatti, che rifiuta le vecchie liturgie, che mette al centro il lavoro quotidiano invece delle appartenenze. Fa paura una politica che costruisce, anziché rincorrere il chiacchiericcio sterile o le guerre di posizione. Fa paura, soprattutto, la possibilità concreta che Torre Annunziata sia finalmente libera dai condizionamenti di sempre».
Ventiquattro ore dopo, arriva la risposta conciliante del Pd a firma del capogruppo Fabio Giorgio e del segretario Ciro Passeggia, dispiaciuti per i toni utilizzati dagli alleati, che ritengono eccessivi e non costruttivi.
«I toni esasperati - si legge nel comunicato - rischiano di avvelenare il clima politico e istituzionale, generando tra i consiglieri comportamenti non giusti (l’allusione è alla rissa sfiorata tra due consigliere, ndr) e dinamiche che poco hanno a che vedere con la responsabilità collettiva verso la città. Il confronto è sempre legittimo, anche quando è critico, ma dovrebbe avvenire in un contesto di rispetto reciproco, senza alimentare contrapposizioni sterili o personalismi».
Poi la difesa delle sue proposte: «Chiedere chiarezza e coerenza nelle scelte amministrative non significa essere divisivi. Significa esercitare il proprio ruolo con serietà. Ci auguriamo che anche il dibattito interno alla coalizione possa ritrovare presto il giusto equilibrio, nell’interesse esclusivo dei cittadini».
La nota del PD si conclude con una netta apertura. «Siamo e restiamo disponibili al confronto franco, aperto e rispettoso, perché crediamo che solo così si possa costruire un progetto politico duraturo e credibile. Il Partito Democratico fin dal primo momento ha sostenuto e sostiene la coalizione di centro sinistra rappresenta dal sindaco Corrado Cuccurullo».
Una risposta, quella del PD, che ha visto prevalere la posizione delle "colombe" rispetto a quella dei "falchi", i quali avrebbero preferito toni più energici nella risposta dopo le pesanti accuse mosse al partito. Intanto lunedì è convocata la segreteria cittadina dove sicuramente gli ultimi avvenimenti politici saranno all'ordine del giorno.